Mancano pochi giorni a Natale, folle di persone si riversano come onde in tempesta per le strade alla disperata ricerca del regalo perfetto. E, siamo onesti, quando parliamo di regali le tasche dei nostri portafogli gridano vendetta. Per questo motivo, perché noi di Letteratu amiamo i nostri lettori, abbiamo deciso di darvi una mano…qualche consiglio che risolverà i vostri dubbi, e vi aiuterà a spendere poco, arricchendo infinitamente la mente dei vostri cari.
Ecco i 10 libri che non possono mancare sotto l’albero:
Dimentica il mio nome. Zerocalcare.
Una graphic novel brillante. Zerocalcare, all’anagrafe Michele Rech, è un artista a tutto tondo, che unisce l’immagine, spettacolarmente simbolica, a dialoghi crudi e sarcastici dettagliatamente studiati per rendere immediato e denso il significato delle sue intenzioni. Attraverso la storia della sua famiglia, Zerocalcare riesce a raccontare la paura che si nasconde dietro i nomi, e a scavare ancora più a fondo nella memoria di cui ci vergogniamo. Rebibbia è un nome, un simbolo, una fuga. Regalate questo libro ai più giovani, per dimostrare che la generazione dei trentenni italiani non solo è viva, e ha molto da insegnare, ma in più ci vede benissimo, e sa come raccontare ciò che lo sguardo osserva.
L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio. Murakami Haruki.
Più volte nominato tra i possibili candidati al Nobel per la Letteratura, quest’anno Murakami ci ha deliziati con un’altra delle sue incantevoli storie. Tazaki Tsukuru è un uomo alle prese con il suo passato, ed è proprio quando cerca di risolvere il mistero che l’ha costretto ad allontanarsi dai suoi più cari amici d’infanzia, che trova se stesso. Come ogni romanzo del famoso autore giapponese, anche questo è costruito con tanta maestria da lasciare stupefatti. Un libro da leggere se si vuole rimanere incantati da una scrittura senza eguali, per provare il vero piacere della lettura.
Storia della bambina perduta. Elena Ferrante.
Non può mancare, e dovete crederci sulla parola, il quarto e ultimo capitolo dell’ “Amica Geniale”. Elena e Lila, protagoniste di una storia spiazzante, cruda, profonda, a volte persino irritante, perché questo è il dolore che ci dà non poter toccare con mano la concreta materia di queste due donne, tratteggiate con incredibile maestria. Elena Ferrante, d’altro canto, è un essere astratto che ci regala una scrittura sublime, da cui è impossibile distogliere lo sguardo. Regalare “Storia della Bambina perduta”, è come regalare un pezzo di sé, di quell’anima profonda che non riusciamo a comunicare, è la storia di un’amicizia, ma è anche la storia delle idee sgangherate italiane, dell’amore e della vita. È un dono a cui non si può rinunciare.
Vita di Tara. Graham Joyce.
Romanzo fantasy e psicologico, estremamente interessante. Il giorno di Natale, Tara si presenta alla porta dei genitori dopo essere scomparsa per vent’anni, anche se lei crede di essere scomparsa solo per sei mesi. Confusa, si convince di essere finita in un mondo parallelo, popolato da strani elfi. Dice la verità, o è impazzita? Se si ama il genere fantasy, questo libro è non solo un piacere, ma una sfida ad apprezzare la particolare scrittura con cui la vicenda è narrata. Un romanzo affascinante e originale, da leggere tutto d’un fiato.
Il Signore degli Anelli. J. R. R. Tolkien.
Perché un tuffo nel passato di una delle saghe più amate della Letteratura non può mancare. “Il Signore degli Anelli” non è solo un romanzo, o la classica trilogia, ma un percorso. Una storia che si evolve, proprio come la nostra vita: ci si incontra, si fanno scelte, alcune pericolose, altre definitive. Poi ci si sacrifica per difendere ciò che si ama. E alla fine ciò che resta è ciò che più conta. Se avete dei figli, nipoti, cugini, questo è il libro perfetto, perché attraverso una lettura avvincente si può imparare a comprendere e interrogarsi sulle complessità della vita.
Patrick Modiano
Insignito quest’anno del Premio Nobel per la Letteratura, Modiano è uno scrittore a lungo rimasto sconosciuto al grande pubblico. Ed è per questo motivo che non vi consigliamo un’unica opera, ma un tuffo nella vasta scelta dello scrittore Francese. I suoi personaggi vivono del tentativo di ricostruire, analizzandone gli eventi, le scelte proprie e altrui. Tuttavia anche il presente pone continuamente l’angoscia di trovare il quid che giustifichi l’esistenza ed il proprio ruolo all’interno della società e della storia. Da “Dora Bruder” a “La via delle Botteghe Oscure”, ai tre racconti di “Sconosciute”, divisi e indipendenti, in cui il profilo emotivo delle protagoniste è accomunato dal desiderio di conquistare una realtà più vicina ai loro sogni; realtà che si rivela, infine, carica di angoscia e delusione.
Nessuno scrive al colonello. Gabriel Garcìa Màrquez.
Quando muore uno scrittore, muore un po’ anche la nostra fantasia. Perché mai più sapremo quali altri viaggi aveva ancora da suggerire. Fortunatamente, Marquez ci ha lasciato una vasta letteratura a cui attingere, e un luogo magico in cui rifugiarci quando la magia spegne le luci. Potreste allora immergervi in uno qualunque dei suoi romanzi e racconti, ma noi, mettendo da parte solo per un istante “Cent’anni di solitudine” e altre meraviglie, vi consigliamo la storia di un vecchio colonnello, compagno di lotta di Aureliano Buendia. Una storia diversa, permeata da un umorismo cinico che attrae il lettore come solo la scrittura di un narratore di grandezza infinita può fare.
Il desiderio di essere come tutti. Francesco Piccolo.
Vincitore del Premio Strega 2014, Francesco Piccolo presenta un romanzo in cui crescita personale e instabilità politiche si intrecciano in un’unica storia. Da Berlinguer a Berlusconi, il protagonista esemplifica perfettamente risvolti e compromessi di un’Italia aggrovigliata su sé stessa. Una lettura che propone una visione completa e intensa della nostra Storia. Un romanzo profondamente attuale, che aiuta a comprendere la nostra società.
Un altro affascinante Premio Nobel a cui quest’anno abbiamo dovuto dire addio. Nadine Gordimer, senza mai dimenticare le sue radici, delinea i rapporti di potere sottolineando dettagliatamente psicologie e intenzioni dei suoi personaggi. Capace di ribaltare le gerarchie in maniera sottile e quasi inaspettata, Gordimer racconta la storia di due mondi opposti senza mai sacrificarne i punti di vista.
Non dirmi che hai paura. Giuseppe Cattozzella.
Vincitore del Premio Strega Giovani, alla sua prima edizione, una rivelazione sorprendente, di sensibilità rara. Cattozzella, in un romanzo verità, racconta la storia di un’atleta destinata a scomparire tra i tanti nomi affogati in un Mediterraneo macchiato di sangue. Samia Yusuf Omar, somala, affronta il viaggio infinito verso l’opportunità di un’altra vita, una vita dedicata alla corsa e al sogno delle Olimpiadi. Cattozzella, con una scrittura acuta e profonda, ci immerge del tutto nella cruda contemporaneità dei nostri tempi, senza mai cedere a sentimentalismo o retorica, ma con la sola narrazione dei fatti.
I nostri sono solo consigli, scelti nell’infinito mare di libri con un anima unica da offrire in dono ai suoi lettori. Vi auguriamo Buone Feste e….buona lettura!
Letteratu