Il 28 Gennaio 1873, a Saint- Sauveur- en- Puisaye, nasce Sidonie Gabrielle Colette, scrittrice francese, “un mito della sua epoca”.
Cresciuta in Borgogna, circondata dall’amore della sua famiglia e da un ambiente tranquillo dove la libertà regnava sovrana, già in tenera età Sidonie mostrava interesse per i grandi della letteratura, tra cui William Shakespeare e Honoré de Balzac.
Nel 1889 supera con l’eccellenza che la caratterizzava, gli esami presso la scuola pubblica della sua cittadina natale, che la abiliteranno all’insegnamento primario.
Quattro anni dopo, nel 1893, sposa Henri Gauthier- Villars e si trasferiscono a Parigi. Il matrimonio non fu felice: il marito tradì ripetutamente Colette, che a causa di ciò si ammalò ripetute volte, si dice, per la depressione che la affliggeva sin dall’inizio della loro unione.
Sia pure infelice, il matrimonio con Henri Gauthier- Villars, portò anche dei vantaggi a Colette. Il marito era molto conosciuto in ambiente letterario: era scrittore, giornalista, pubblicitario, critico. Ciò gli permise di inserire la moglie nell’ambiente della “Parigi culturale”, facendola entrare in contatto con scrittori, musicisti, attori, tutte personalità di spicco dell’epoca.
E’ così che Colette inizia a scrivere per il giornale del marito, come giornalista, in particolare occupandosi di musica.
Nel 1900, viene pubblicata, a nome del marito, la sua prima opera: “Claudine va a scuola”, una raccolta di storielle dell’infanzia di Colette, trasformate e riadattate per i “gusti del momento”. L’enorme successo, spinge la scrittrice a scriverne il seguito: “Claudine va a Parigi”, pubblicato un anno dopo e rivisitato come opera teatrale.
Il terzo romanzo della saga, “Claudine amoreuse”, nasce dalla relazione intrecciata da Colette con un’altra donna. In realtà il romanzo non verrà mai messo in vendita, bloccato dall’amante della scrittrice, per evitare uno scandalo. Viene però pubblicato, in forma rivisitata e con meno riferimenti alla vita personale dell’autrice, con il titolo di “Claudine si sposa”. L’ultimo, nel 1903, è il libro conclusivo della “saga Claudine”, e si intitola “Claudine se ne va”.
Questi quattro romanzi, ma in particolare il primo, vengono considerati dei veri e propri best seller della letteratura francese di inizio 900.
Nel 1910, dopo il divorzio dal marito, Colette inizia a collaborare con il “Paris- journal” e “Le matin”, oltre ad essere impegnata con una tournèe teatrale, che la vedrà esibirsi nuda sul palco, destando scandalo e marchiandosi per il resto della sua vita, per il poco pudore ostentato.
Due anni dopo, incinta, sposa il barone Henry de Jouvenel.
Durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, l’attività giornalistica di Colette, diventa sempre più intensa: raggiunto il marito a Verdun, scrive articoli dal fronte inviandoli a Parigi, ma non verranno pubblicati perché non “compatibili” con il controllo della censura dell’epoca.
Nel 1932, Colette cambia radicalmente stile di vita, aprendo un istituto di bellezza, dove dispensava lei stessa consigli di make up alle donne parigine, truccandole e riscuotendo, ancora una volta, enorme successo.
Nel 1945, viene eletta membro dell’Académie Goncourt.
In questi anni inizia la sua malattia e il continuo spostarsi per ricevere delle cure adeguate. Arrivata ad ottantuno anni, Colette muore il 3 Agosto del 1954 a Parigi, lasciando un ricordo molto forte in chiunque l’avesse conosciuta.
Nella lunga lista delle sue opere possiamo trovare: “Chéri”, “La fine di Chéri”, “La nascita del giorno”, “Sido”, “Il ritiro sentimentale”, “L’ingenua libertina”, e tantissime altre opere, riguardanti ogni tipo di argomento.
Colette, è stata la donna dello scandalo, la donna sofferente per amore, la scrittrice di successo, la mamma assente. E’ stata tutte queste cose insieme, tutte le sfaccettature di una donna.