Per scendere, per discendere, ci si attacca al collo degli angeli con la pancia bucata dai carboni del sottosuolo, si spreme l’agnosticismo dal proprio grembo e zampillano (come canovacci bagnati dentro una nuvola verticale), congiure attraverso il benessere sessuale delle pudenda: con la carena le papille gustative guaste s’elevano mentre la macchina è accartocciata, ed il fumo s’è mischiato con il cazzo floscio, ed IL FLOSCIO è filosofia in superficie… carnosa, sessuale; tocchi i fari ed i fari alogeni, come moderni lampioni andanti, accaldano il tuo stomaco, lo stomaco prima del contatto che si frappone, avvicinandosi, alla sgommata e la sgommata produce, in altezza, fantasmi di impronte gommose, quelle impronte s’insinuano, piramidali, nelle narici e, croccanti, fremono nell’orgasmo, di contatto astratto, con la vagina.
Lei, con le gambe a tronco ferroso post-moderno, dalle quali cola latte… fuori stridono i cani come incidenti tra poltiglia d’auto: nell’incastro michelangiolesco, mai uscito dalla fase post-forma, possiamo intravvedere due esseri umani che s’accoppiano e nel sangue, sfondo piacevole, lui lecca lei ed i sedili, oltre il parabrezza, gracchiano di vetri sottili… dentro il labbro di lei quindi di lui, dentro il culo di lei quindi lui insiste, dentro la macchina-cittadina velocissima e loro ci sono didentro, Ballard scoperchia automobili perché dentro il tuorlo serafico dell’epoca meccanica carni tagliate scopano anche morenti o sciancate.
Lui zoppica, un apparecchio infilza la carne senza grasso. Lei dapprima punta, giocandoci, l’indice al brodo bollente aeriforme (il muscolo della coscia), attaccato al cambio incidentato, poi si denuda in onore dell’handicap del suo compagno: per la gamba di ferro, per lui: IL CANE di ferro.
L’auto si ribalta, il liquido del dio-macchina cola nel sacrificio animico dell’uomo moderno: farsi storpio come ultimo consiglio di Dio, osservarsi con la lingua chiara di sangue metallico e scegliere la morte da sinistro, più orgasmica.
Amen, dentro la macchina orgasmica.