Il muro nel nulla
Ho letto il racconto di Erik Baracani. Questo è il suo racconto, che riposerà nel blog metafisico: Da molto...
Orazio Labbate è nato il 15/10/1985 a Mazzarino(CL) ma ha vissuto a Butera(CL) sin dalla sua infanzia. Ha accresciuto sin da piccolo l’amore verso l’arte in tutte le sue diverse forme. Ha ottenuto la laurea in scienze giuridiche e la laurea specialistica presso l’Università Bocconi di Milano. I suoi “profondi maestri notturni e letterari” sono: W. S. Burroughs, U.Eco, J.London, F.Dostoevskij, J.Saramago, J.L.Borges, Gogol, C.Bukowski, L.Wittgenstein, A.Mutis, C.Baudelaire, H.P Lovecraft,W.Blake,Aristotele, Tommaso d’Aquino, Milton, F.Pessoa, Tolstoj, T.De Quincey, Kurt Cobain, Stanley Kubrick e molti altri. Attualmente vive a Milano. La sua poetica non è ascrivibile ad una corrente precisa o ad un genere catalogabile, lui suole definirla: “ malata e affetta da cancro notturno”. E’ pervasa da una sorta di costante apprensione simile all’indefinibile sensazione di chi non distingue la veglia dall’incubo. Ricrea nel suo stile prosaico una burroughsiana creazione visionaria che si slaccia dalla “normalità” dell’andazzo di un classico romanzo, per abbandonarsi ad innovative forme di esplosione dell’ego verso strade disarcionate e dell’underground.
Ho letto il racconto di Erik Baracani. Questo è il suo racconto, che riposerà nel blog metafisico: Da molto...
Mi dico impiccato: In questa notte, nella quale la solitudine è ovunque, penso che in me si compiano anni; mi...
C’era un angelo di cemento. Pezzi grigi si spezzettavano come ricami muti di neve sulla bocca dopo una tempesta. Era...
Aperta la porta s’ammassarono nei suoi occhi le lucine, come le onde alte del mare nero, quello che è finito....
La lunga linea senza simmetria delle ossa senza benedizione, e il disseminatore di enigmi al suono del canneto e i...
Notti fa ho letto McCarthy. Nell’addormentamento credevo d’essere la metamorfosi umanizzata di quel buio americano.Come un animale atterrito dalle nuvole...
Io vedo buio nelle posate negli alberi che ammazzano uccelli dentro il loro torace smunto, nelle strade terrose che setacciano...
Tosto tagliuzzi lo squilibrio del Riparatore di maniglie e ne forgi sporgenze di terracotta Longitudinali agli accalcamenti dei curiosi Frustatori...
Di quel luogo senza polmoni, senza marginali botti di anidride carbonica rimembro l’elevato affitto che pagavano gli affittuari del crematorio....
Lo scacchiere solletica l’aspirazione dell’usciere A cucinare l’esaltazione puerile della sguattera Dei cantanti, che nei ristoranti degli spettri Delle suicide...
© 2019 Letteratu - Tailored by EssereQui
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