Keri Smith è un’illustratrice e blogger canadese che da poco più di dieci anni si è impegnata in un progetto editoriale molto particolare. Ha pubblicato una serie di lavori che hanno la veste, il corpo e la forma di libro, ma che proprio libri non sono.
Dimenticate la pagina piena di parole consecutive, ma soprattutto dimenticate le storie, perché Keri Smith non offre lettura ma un’esperienza creativa molto interessante. Tra i suoi titoli più noti Finisci questo libro – Esercizi pratici per conoscere il mondo, Come diventare un esploratore del mondo e Questo non è un libro, titoli accattivanti per dare all’oggetto libro un senso tutto nuovo.
Il “lettore” diventa con Keri Smith il protagonista e la chiave stessa del libro, che senza la creatività e la presenza fisica di chi lo tiene in mano non esiste. Ma cosa accadrebbe se si proponesse al lettore di distruggere il libro appena acquistato?
Nel suo ultimo progetto la blogger canadese propone ai suoi “lettori” un diario da portare ovunque, un diario con le pagine da numerare e con delle chiare istruzioni sulla prima pagina, in cui si conclude: “Sperimenta (non seguire il comune buon senso)”.
Questo diario potrebbe essere un divertimento e un gioco piacevole per molti, ma per una fetta, credo ampia di lettori, una vera e propria prova di forza!
Esiste tra noi un tipo di lettore, e dunque compratore di libri, che tratta la propria copia con riverenza, ne protegge gli angoli, la accomoda dolcemente nella busta e fulmina il cassiere frettoloso e incauto che maneggia senza amore proprio il suo libro. Detto questo, immaginate di regalare a questo tipo di lettore un libro da distruggere, in cui gli si propone ogni tipo di violenza su quella copia perfettamente stampata, e Keri Smith è una che va sul pesante!
Appiccica una gomma da masticare qui, schizza del fango lì, strappa questa pagina! (sacrilegio), vi renderete conto che così facendo non resterà che il ricordo di quel libro acquistato con cura in libreria. Ma come dicevo prima Keri Smith vende un esperienza, una filosofia diversa dal comune buon senso, una prospettiva che con il suo diario donerà, anche se per poco, una sfumatura diversa a quel particolare momento della giornata. E per questo se resterà solo il ricordo di quella copia non sarà poi così male, nemmeno per il lettore più ordinato.
Distruggi questo diario (dove vuoi) è in libreria dallo scorso febbraio, e scoprire la schiera di esperienze proposte dall’illustratrice mi ha molto incuriosito, al punto da parlarne dopo più di un mese dalla sua pubblicazione. Io purtroppo faccio parte di quella schiera di lettori pignoli e precisini, infatti non ho acquistato per me questo diario, ma l’ho regalato. Mi dispiace Keri, ma non sono ancora pronto!