Alzi la mano chi di voi non ha mai toccato Il Piccolo Principe in vita sua. Non averne neanche mai sentito parlare sembra un’impresa impossibile: praticamente si tratta di una delle opere per bambini più diffusa al mondo, e con ogni possibilità lo è davvero.
La notizia, proveniente naturalmente dalla Francia, è tutta incentrata sull’opera che Antoine De Saint-Exupéry scrisse affinché i bambini potessero riuscire a capire il mondo degli adulti senza però esserne spaventati: ebbene, sognatori di tutto il mondo, il momento è giunto. A Mulhouse, a pochi passi dalla Germania, il primo luglio è stato inaugurato il parco tematico dedicato proprio al più dolce sognatore di tutti i tempi. Già definito “il primo parco aereo”, in questa oasi dedicata alla bellezza della fantasia umana, i visitatori potranno salire su una delle due mongolfiere ancorate al terreno per ammirare il paesaggio offerto dalla catena montuosa dei Vosgi e dalla regione dell’Alsazia. Non solo, perché dal bar sospeso a 35 metri d’altezza – un tributo a De Saint-Exupéry aviatore – ci si potrà ristorare ammirando il resto del parco grazie ad una visuale unica.
Ciò che più colpisce curiosando all’interno dell’area è proprio l’estrema cura dedicata ad ogni singolo dettaglio: non soltanto attrazioni classiche, in cinema 3D, un planetarium ed un labirinto, ma anche un roseto, la serra delle farfalle, e tante, tantissime volpi a salutare il passaggio dei turisti. L’ennesimo forte richiamo al libro in cui l’addomesticata appare come compagna di viaggio del Principe. Fiore all’occhiello del parco è un un biplano come quello pilotato dall’autore nel 1944, anno in cui scomparve precipitando nel Mar Tirreno nel pieno della Seconda Guerra Mondiale.
Il parco del Piccolo Principe nasce però dalle ceneri di un altro precedente luogo di amenità: esso prende la mosse infatti dal Bioscope, un parco a tema incentrato sull’ambiente e sulla salute, ma chiuso nel 2012 per bancarotta.
Ora, però, si cerca di rilanciare il parco grazie all’enorme fama dell’opera letteraria: una bella storia che ha pochi precedenti, ma che lascia sperare molto. Da quando fu pubblicato nel lontano 1943, infatti, il Piccolo Principe è stato tradotto in più di 220 lingue; di fatti oggi è il libro più tradotto al mondo secondo solo alla Bibbia. Un bel record, non c’è che dire.