Il tempo è la nostra scusa preferita quando in realtà non vogliamo fare qualcosa per paura, mancanza di coraggio, poca stima di noi, incertezza e chi più ne ha più ne metta.
Eppure il tempo non esiste, lo abbiamo inventato quando abbiamo iniziato a segnare date sui calendari e orari sul polso, sui muri e nel cuore. Scambiamo il tempo con l’efficienza, crediamo significhi fare il doppio delle cose in metà tempo. Il tempo è uno degli ingredienti più segreti; con ogni pasto mangiamo il tempo, ad esempio le settimane necessarie a far maturare un frutto, a far crescere un ortaggio.
E allora ci occuperemo di coltivare l’inefficienza e faremo la metà delle cose nel doppio del tempo. E in questo tempo ascolteremo il sibilo d’aria di quando si accende il fornello, la lama che affetta sul tagliere, la goccia del rubinetto che scende e scandisce l’infinito.
Capovolgeremo la frittata dieci volte e ci innamoreremo della linea del muscolo che solca il braccio che compie questo gesto.
La vostra mente forse non si ricorderà cosa abbiamo cucinato, ma il vostro corpo sicuramente sì.
In questa eterna sospensione scegliete ciò che più vi gusta, per gioco, solo per gioco
ANTIPASTI
Meridiane di noci, gorgonzola e intonaco sgretolato
Monocolo di prosciutto affumicato
Sincronìa di formaggi e cortometraggi
Azimut di mostarda
PRIMI
Sfera armillare di spaghetti
Lancette di farro della vergine
Gnocchi con stupore d’aglio e nocciole
Cous cous dell’uomo che non può morire
SECONDI
Solstizio di carote
Clessidra speziata di polvere del deserto
Quaglie sconfitte all’alba
Sgombri e sarde in salamoia del Giudizio Universale
DOLCI
Equinozio di cioccolato
Dittico di frutti caramellati
Soufflè di Luci e Ombre