Un’attesa distesa
come il mare di sera
al chiaror della luna.
Come la notte scura
che attende dormiente
il giorno attardato.
Un’attesa vagante
nel deserto assolato
in cerca di un’ombra
che doni riparo
a speranze dorate
nel vento indisponente.
Un’attesa imponente
come la cima di un monte
che guarda un omino
distante salire,
respirando il sudore
che gli gronda sul cuore.
Un’attesa snervante
che stringe la gola
con un nodo scorsoio
e spinge ad urlare
invocando la fine
che non vuole arrivare
Un’attesa che consola.
Un’attesa come prova
d’amore paziente
che si attacca tenace
a una roccia protesa
su un abisso opprimente.