Si smagano le viscere segrete dell’Appennino.
Si smaglia come una vecchia calza, il nostro suolo!
Si smagriscono i volti, al terrore del perdersi,
Si smalta di rosso la terra.
Si smamma dalle case, in fuga dalla morte,
Si smaterializzano i mattoni e i ricordi.
Si smadonna e si prega, con uguale forza.
Si smantellan lavoro, arte, memoria,
Si smarrisce il futuro.
Si smazzan le carte, in tendopoli,ad ingannare il tempo.
Si smarronan le persone, persino mentre piangono.
Si smarcano i responsabili dai loro carichi.
Sii maledetto, sisma.