Preghiera: esortazione, leccata, verso il Sacro- Santo- Uno e Trino per abbeverare i suoi muli , meglio definiti (dall’eccitazione di manie di onnipotenza divina) : i discepoli dell’avveramento della preghiera. Ma chi prega per iniettarsi sogni drogati… cosa deve spacciare all’interno di una preghierina?
Si svendono anime ai lenoni, mentre i denti si confondono con Caterpillar sostati dinanzi un venditore di panini,notturno…ambulante. Si intravede da occhietti semichiusi la dannazione di una recinzione dinanzi alla strisciante, e “di lumaca”, andatura umana, quando litanie di galli notturni ti ricongiungono alla Passione di Cristo. Jesus tra le insegne pubblicitarie… fissità di romboidali camere da hotel 1 stella, smaniosi millantatori-nuotatori di piscine ad uso familiare. Capelli corvini che giochicchiano con corvi-gufi poggiati senza zampette su pali della luce… e cola l’essenza dell’in-essenza dentro gonfiori epidermici spappolati nelle aggrovigliate “congiunzioni” tra: CHIESA e HARRY , CHIESA e MARION. CHIESA e… ELI ELI LAMA SABACHTANI. E ricambio la mascherina antinucleare per riposare, a schiena torta, dentro i sonni di un vicino di casa con le vene grassocce! Scorre nelle venature un’ atomica preghiera al ricambiatore delle nuvole: viola, mazurca di colori indefiniti nella bevanda molliccia-glucosica, zampe di cane stufate nell’umor vitreo, torbido e puff… i canditi del cuore sono corrotti di fiaschette di bourbon. Fantasmi s’ergono dai tombini, Mahler si erge da spettrali offese a Krishna, un dollaro si stropiccia da sé nelle tasche di Harry, un centone si arruffa i colori verdastri nella figa di Marion, una merda incolore di serenità ormeggia nell’Africa Tacitiana di Tyrone. Allora: arriccio il nasone, con narici spiegate, osannando il sogno decaduto sul tavolo a 3 piedi, e sortendo offese goduriose contro 3 strisce di bianca neve pura… chissà se Cristo si faceva nelle notti dove i sogni fanno funerali ad altri sogni, e dove il sogno è una proiezione sofferente di una corona di spine conficcata nel patio del dolore umano. L’affetto omicida, della luna affamata di larve umane, è crudele, come è crudele l’amore tra Harry e Marion. Cristo finanzia spettacoli obbrobriosi, rilancia 1 cent per spogliarelliste a tempo indeterminato, avvinazza fiumi e rigagnoli di fogne cittadine… e gli abitanti della notte ottengono solo requiem…
“Papà ti compra un lecca lecca ”, dichiara “il citofono senza interlocutore”. Il viaggetto del solitario Harry è decomposto. Si scompone in singoli pezzi ammuffiti di sentimenti bastardi diametralmente opposti alla filosofia dell’uomo incravattato, dentro una bara: sepoltura,sarcofago, morto che ride, cadavere che non ride, immagini iconografiche- cristiane che si allisciano i capelli svedesi, trinità nelle punte di un triangolo equilatero, vena di Harry come una prugna senza pelle, Marion che si tocca le pudenda, altra Seven Up per brindare alla morte di un … dell’ “un”…dell’articolo indeterminativo .
Jung non può recitare il Padre nostro, io , Orace, neppure. Harry e Marion, nudi, neppure. L’ululato della nostalgia-desolazione di Kerouac neppure. Il sacrestano con panino alla mortadella neppure.
La porta,la chiave,lo specchio,Borges,Cyrano,neppure.
E’ pazzesco. Il mondo non ama Copernico, ma Tolomeo.
Amen.
Buona Pasqua…Scherzo.
Buon Requiem per un sogno.
Jackpot.