Quante volte vi è capitato di guardare la vostra libreria di casa e pensare di cambiarla? Per darle un aspetto nuovo, per darle un’anima o per darle anche solo l’importanza che merita?
Dopotutto mensole, o scaffali che siano, non sono altro che il nostro modo di dare una casa alla nostra seconda vita, quella che viviamo attraverso la lettura, quando diventiamo amici di Hucklberry Finn, la spalla di Madame Bovary o la coscienza di Dorian Gray.
E sì, mettendo da parte i più profondi sentimenti, anche l’occhio vuole la sua parte.
Nell’epoca della precarietà del libro stampato, dei se e dei come riguardo agli e-book, la rivista Flavorwire, nata dalla costola della famosa guida di eventi americana Flavorpill, ha stilato una interessante classifica delle 20 librerie più belle al mondo.
In primis ecco comparire un ex monastero domenicano, ora adibito a libreria, in Olanda, a Maastricht, seguito da uno splendido teatro del 1920 ristrutturato per ospitare una delle collezioni più vaste di tutta l’Argentina, è questa la Librería El Ateneo Grand Splendid a Buenos Aires.
Conquista due posti anche l’Italia con il Bookàbar Bookshop, a Roma, famoso per il design minimalista e moderno, e il Corso Como Bookshop, a Milano, famoso ai più per la vasta gamma di titoli dedicati all’arte e al design, meta ormai di tutti gli esperti del settore.
E ancora il VVG Something a Taipei, il Bart’s Books a Ojai, in California, e lo Shakespeare&Company a Parigi (la lista completa, con relative foto, è consultabile qui).
Un colpo d’occhio in un momento in cui la sorte dei libri è davvero appesa ad un filo. Un’idea che potrebbe essere un modo per rilanciare la libreria in quanto luogo d’incontro, incontro d’arte, tra piacere estetico e sensoriale. La lettura che abbraccia il bello. Divenire luoghi cult, luoghi in cui poter condividere qualcosa che va aldilà del semplice piacere di leggere.
E se adottassero questa filosofia di marketing anche le biblioteche? Ovvio, le poche ancora rimaste aperte al pubblico in Italia. Dopotutto il libro è entrato di diritto nel mercato del commercio. Che se ne sfruttino dunque tutte le potenzialità, senza lasciarlo naufragare nel mare dei ricordi.