Sdraiata in un prato di fiori senza colori.
Vertigini, un passo dopo l’altro, da un fiore all’altro.
Cammina e cammina… Passo di fata, breve.
Breve quanto è breve il respiro.
Tocco il cielo e torno giù.
Promesso, torno.
Chiude gli occhi, rimanda lo sguardo al buio dell‘immaginazione sopita,
ora risvegliata.
Ecco, i colori.
Verde agli steli d’erba.
Bianco ai petali, rosa alle nuvole in cielo.
Il resto non lo ricorda, non importa.
Vola e va, vola e va.
Leggera quanto la sensazione del vento fra i capelli.
Non sulla pelle, non scuote, non violento.
Fra i capelli.
Voglio sorridere, sorrido un poco.
Ma torno, promesso che torno.
Vertigini, da lassù.
Può carezzare le fronde degli alberi.
Adorare il profumo dell’aria
Nient’altro che aria.
Liberare le braccia
e guardare, più lontano che può, curiosando fra le distanze ,
indovinando profili e niente più che macchie di colore.
Guardo solo un altro po’
solo giusto un altro po’.
Vertigini
Qui a terra, ma persa in un sogno.
Un sogno adagiato sul cuore.
Un sogno che si risveglia in uno sguardo,
si smarrisce nella morbidezza di un bacio,
vive nell’abbraccio della notte.
Vertigini che inebriano il risveglio,
E portano insieme con l’aurora
la freschezza del mattino.
Non svaniscono come i colori,
non si perdono come il volo.
La bellezza del sogno che si edifica nel proprio cuore .
Sono qui
dove mi hai cercata.
Melissa Limonta