Lo Stato che cambia
lo Stato che non c’è.
Chi d’amore vive, di sogni muore.
Eppure un giovane vaga
alla ricerca di sé.
Lo fa, solo,
come la vita insegna.
Ma morto il padre
chi ne pagherà i dolori?
Sogna un futuro,
il giovane,
che d’improvviso si sente stanco.
E non ha bastoni sui cui poggiarsi,
non ha mattoni su cui costruire.
Vive d’odio,
e non si nutre più di sogni.
Gli resta il tempo,
infinito e fastidioso.
Così parte,
e perde una parte di sé.
Ora è un uomo.
Solo.