Da tempo lettori e curiosi erano in attesa del vincitore del Premio Strega 2011.
A contendersi lo scettro:
Storia della mia gente (Bompiani) di Edoardo Nesi
L’energia del vuoto (Guanda) di Bruno Arpaia
Ternitti (Mondadori) di Mario Desiati
La vita accanto (Einaudi) di Mariapia Veladiano
La scoperta del mondo (nottetempo) di Luciana Castellina
Ieri 7 luglio, nella calda serata romana del Ninfeo di Villa Giulia, il Premio è stato assegnato a Edoardo Nesi con”Storia della mia gente”. 138 le preferenze che ne hanno decretato il successo (già annunciato, secondo molti).
Un successo che l’autore toscano ha così commentato: «Dedico il premio a Prato e a chi oggi ha perso il lavoro. Non si può nascondere il fatto che la mia storia sia quella di una sconfitta. È la storia di un’azienda tessile a Prato sconfitta non dai cinesi di Prato ma dai cinesi della Cina. È un libro di resistenza, sono orgoglioso di avere raccontato questa vicenda».
Un documento di denuncia dunque, a tratti autobiografico, in cui emergono tematiche attualissime che riguardano non solo l’economia di un paese in crisi, ma anche le più vicine storie di tutti coloro che vivono sempre più spesso la drammatica esperienza del licenziamento improvviso e della cassa integrazione.
«Oggi è più che mai necessario raccontare quello che ci succede intorno».
Con lo stesso intento nasce nel 1947 il Premio Strega. Nasce all’interno del salotto letterario di Goffredo e Maria Bellonci, i quali si riuniscono con un gruppo di amici, i cosiddetti “Amici della Domenica”. Grazie poi alla presenza e alla passione dell’industriale Guido Alberti (produttore del liquore “Strega” di Benevento), il gruppo di “amici” si amplia e si dedica all’organizzazione dell’evento, ad oggi il più importante appuntamento letterario in Italia.
Il primo Premio Strega è assegnato nel 1947 a Ennio Flaiano e il suo “Tempo di uccidere”. I nomi che negli anni si susseguono sono tra i più illustri del Novecento: Moravia, Eco, Morante, Pavese, Gadda, Palazzeschi, Silone, Tomasi di Lampedusa. E alcuni di loro sono ancora oggi annoverati tra i 400 membri degli “Amici della Domenica”.
Quest’anno ai suddetti 400, che compongono la giuria, si sono aggiunti 30 lettori “forti” selezionati tra quelli segnalati da librerie indipendenti associate all’ALI (Associazione Librai Italiani) e i voti collettivi di scuole, istituti culturali e circoli di lettura.
Una giuria aspramente criticata dai fan più accaniti per la cinquina di libri e autori finalisti, in particolare per l’esclusione del delicato lavoro di Fabio Geda, “Nel mare ci sono i coccodrilli”. Una giuria che, però, sarà forse ricordata per aver abbattuto dopo quattro anni il monopolio della Mondadori, che non può che arrendersi dinanzi al successo di Bompiani e delle pagine ben scritte di Nesi.
Pagine che noi aspettiamo di leggere per commentarle con voi.