Da sempre l’uomo è portato, per sua naturale inquietudine, a indagare sul senso della propria vita oltre la materia e a ricercare il fine stesso del dolore e delle passioni che sperimenta al di là di ciò che è possibile toccare con mano. Se in passato la Chiesa Cattolica, con il suo intervento, è stata in grado di fornire valide risposte e conforto ai credenti, attualmente è innegabile che abbia perduto parte della propria caratteristica forza e della capacità di richiamo. Questo a causa di numerose interpretazioni errate delle Scritture, così come per via dell’incapacità della religione di tenere il passo con il progresso delle scienze.
Nel suo testo d’esordio ‘La verità vi farà liberi’, con sottotitolo ‘tracce di fede’, Daniele Gogliettino, classe 1979, laureando presso la Facoltà di Lettere e Filosofia ‘Federico II’ di Napoli, ci invita ad una riflessione su quelle che sono da sempre le domande che sono proprie dell’essere umano. L’autore di questo saggio teologico-filosofico, ci parla di come attualizzare la fede in Dio ai giorni nostri, ripercorrendo le varie età storiche, citando passi dei Vangeli, confrontando tesi di filosofi, citando espressioni di psicologi, scienziati, poeti, grandi umanisti del passato e importanti scrittori del presente, in un continuo raffronto tra autori credenti e non, il che rende il testo molto completo nel suo livello contenutistico. Addentrandosi nella lettura del saggio, si noterà come l’autore ci spiega alcuni dei punti cruciali della religione cristiana in maniera semplice, con un linguaggio chiaro, capovolgendo, con un’analisi molto approfondita, alcuni luoghi comuni che non aiutano alla comprensione dei testi sacri.
Nel testo si parla di un uomo moderno che è “Distratto dalla frenesia e dal caos del vivere moderno, non ha neanche il tempo di fermarsi a pensare, a riflettere. L’uomo di oggi è tanto occupato a cercare una soddisfazione personale che non ha neanche il tempo per domandarsi in fondo che cos’è questa felicità e questo bene che tanto brama. E’ distratto ed è ‘ubriacato’ dalla sua ansia, di volere, di potere, di sapere”. Un sapere che talvolta nell’uomo si tramuta in un rifiuto in Dio senza aver cercato una maggiore comprensione personale, in quanto si cerca sempre una risposta definitiva e non si vuole rimanere nel dubbio, pretendendo sempre verità oggettive. Come mi dice da vicino lo stesso Daniele Gogliettino. “Non è sbagliato dubitare se si parla di un fine legittimo, certamente attraverso il dubbio si arriva ad una conoscenza migliore. Ma la società odierna non si ferma mai a riflettere, ormai guardiamo solo la forma esteriore delle cose e non pensiamo più all’interiorità. Il Cristianesimo è sia percepire che sentire, noi oggi giorno, vogliamo solo percepire”. Anche per questo credere in Dio o più in generale affidarsi ad una religione, sta diventando sempre più difficile. Siamo in un momento storico dove cerchiamo di ottenere tutto e subito, certe idee rallenterebbero il nostro pragmatismo. Nel testo si sottolinea come l’accidia sia il male di quest’epoca, rischiando di diventare quell’uomo banale senza idee di cui parlava nel 1961 la filosofa ebrea Hannah Arendt, la cui riflessione, a mio avviso, è attualizzabile nel periodo in cui viviamo. “La banalità moderna consiste proprio in questo: nella mancanza di idee sulla vita, sugli altri, su noi stessi. E’ nell’apatia e nell’indifferenza moderna che l’uomo si chiude in se stesso, pensa solo a sé e commette appunto il più grande dei peccati, quello di sottrarsi all’amore che gli viene donato”. Un uomo moderno che vuole sottrarsi anche al suo senso di responsabilità. “Non pensiamo più alle conseguenza di quello che facciamo” – sottolinea Daniele Gogliettino – “Noi non riusciamo a capire se quell’azione che facciamo può essere benevola o malevola, e dal momento che tale azione non mostra subito le conseguenze che porta, non riflettiamo sugli effetti che potrà produrre in futuro e come si può ripercuotere in colui che subisce la nostra azione”. Un uomo moderno che nella sua quotidianità, non è accompagnato da una Chiesa moderna. “La Chiesa subisce la modernità” – precisa Daniele – “I bisogni dell’uomo cambiano in ogni epoca e si deve sempre contestualizzare il momento storico in cui si vive, attualmente la Chiesa non riesce ad essere un faro che guida la società”.
‘La verità vi farà liberi’ dunque, vuole risultare come una lettura da cui prendere spunto per una riflessione personale che mira a farci crescere interiormente, allontanandoci per un attimo dalle banalità e dal solito tran tran giornaliero per dedicarci un attimo a riflessioni che concernono il nostro esistere. Una lettura su un tema molto interessante trattato dall’autore con completezza, con profondità, ma soprattutto con una grande onestà intellettuale.