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Hai sentito parlare della mia famiglia, in questi giorni, vero? Zii, fratelli, nonni…pian piano li hai conosciuti tutti. Adesso, se avrai la pazienza di seguirmi ancora un po’, ti mostrerò come si svolge la serata di Natale in casa De Libris. Vieni con me, entra.
Le stanze profumano di cannella e rosmarino fin dentro il salotto, dove nonno Ubaldo riposa in poltrona, un libro sulla pancetta e gli occhiali appesi alla punta del naso. Con la mano li tira su, portandoseli agli occhi, solleva il libro e sorride: gli ho offerto, attraverso quelle pagine, un modo per vivere ancora nuove avventure, una finestra su un mondo ancora tutto da scoprire.
La nonna è in cucina e minaccia con il mestolone chiunque provi anche solo ad affacciarsi alla porta: in bella vista sulla credenza, al riparo da schizzi e macchie, c’è il suo bel romanzo nuovo fiammante. Mentre assaggia un intingolo, nonna Felicia socchiude gli occhi e pregusta le storie racchiuse dalla copertina lucida. È una gran romantica, ma non dirle che te l’ho raccontato, mi raccomando.
Il resto della famiglia è sparpagliato per casa, chi aggiusta una serie luminosa che non vuol saperne di funzionare, come zio Guglielmo, chi ruzzola in giardino appresso ad un pallone come Luca e Mario.
Con la scusa di cercare una maglietta pulita per Luca, Lauretta si è rifugiata in camera a sfogliare la raccolta di racconti che ho scelto per lei, sempre in cerca di attimi di silenzio e tranquillità nelle sue corse ininterrotte. Ed è qui che la trova Andrea, col naso tra le pagine e gli occhi sognanti. Senza parlare, prende dal comodino il suo regalo e ridacchia, benché sembri ancora perplesso: non immaginava potesse esistere un libro che mescolasse filosofia e televisione, ma sua sorella (che sarei io) si sforza sempre di scovare i titoli più interessanti e appropriati per ognuno. Dalle loro facce, posso ritenermi soddisfatta, non trovi? Dopo qualche minuto, entrambi sospirano e, chiudendo i libri a malincuore, tornano nel felice caos della famiglia.
Dal soggiorno, infatti, arrivano le voci di Nella e Guglielmo che riescono a bisticciare persino sulla bravura di questo o quel giallista, facendo cavillose distinzioni tra italiani e stranieri, classici o contemporanei. Alla discussione si aggiungono pian piano anche Ornella, che sostiene la superiorità assoluta dei libri che narrano di paesi e costumi lontani (come quello che le ho regalato), e Giorgio che gira attorno ai litiganti declamando alcuni versi dall’opera teatrale che stringe tra le mani.
Mentre la controversia infuria, Luca ha smesso di giocare a pallone e con le scarpe ancora sporche di terra si è lanciato sul divano finalmente libero, abbracciato al suo libro di licantropi, mentre Rossella, accucciata per terra, pare seguire con gli occhi un lungo viaggio a piedi attraverso terre esotiche.
E ora seguimi, ma non farti sentire…
Guarda…sul tappeto della stanza dei ragazzi, Matilde legge ad alta voce una nuova storia al suo fratellino, che la ascolta ad occhi sgranati e, ora che nessuno può rimproverarlo, mette il pollice in bocca. Con la mano libera Mario stringe a sé un pupazzetto e un grande libro con un bambino vestito come un principe sulla copertina.
– Buon Natale, zio! un allegro Natale! Dio vi benedica! – gridò una voce gioconda.
Era la voce del nipote di Scrooge, piombato nel banco così d’improvviso che lo zio non lo aveva sentito venire.
– Eh via! – rispose Scrooge – sciocchezze! –
S’era così ben scaldato, a furia di correre nella nebbia e nel gelo, cotesto nipote…
Ecco, questa è la mia famiglia: tra litigi e affetto, amiamo stare insieme e passare le feste così, senza grandi pretese ma con un buon libro che ci regali sogni, storie ed emozioni sempre nuove. Spero che ti sia piaciuto passare qualche tempo con noi; e se ti capitasse di passare dalla mia libreria, entra, non esitare: è piccola, ma sono certa che troveremo insieme il libro che cerchi.
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A presto e buon Natale!