(Pantea)
Non lo sa. Libero da bisogno vive in un mondo
unicamente suo; sereno come un dio
passeggia silenzioso tra suoi fiori,
neppure l’aria osa disturbare la sua felicità e da lui stesso
con piacere crescente nasce e sale l’entusiasmo,
finché dalla feconda estasi notturna
come una scintilla scaturisce il pensiero
o le serene immagini di future imprese
gli si affollano nel cuore,
e il mondo, la vita fermentante
dei mortali, e la più grande Natura
si presentano a lui: allora si sente
come un dio nel suo elemento e la sua gioia
è canto celeste; poi tra gli uomini
ritorna, quando sono in movimento
e nel tumulto irresoluto è necessario
un dominatore; e qui governa il grande
pilota e reca aiuto; e quando infine
l’hanno guardato bene e alla sua presenza,
comunque estranea, vorrebbero abituarsi,
prima che se ne accorgano, dilegua:
lo attrae tra le sue ombre il quieto mondo vegetale,
ove meglio si ritrova, quella vita misteriosa
che a lui è presente in tutte le sue forze.
Friedrich Hölderlin
Velleità filosofiche e ben poco narrative, “La morte di Empedocle” è quasi una mitica summa delle idee e della vita dell’immenso filosofo greco, la sensibilità di Hölderlin rivede, ristudia le fasi finali della sua vita, il suo amor per la natura, la sua visione orfica e misteriosa degli dei che presiedono agli elementi umani. La Sicilia è la meravigliosa cornice delle sue molteplici esistenze, di una vita da novello eremita, da barbone antico, da rifiutante della società, un dio tra gli uomini.
“…allora si sente / come un dio nel suo elemento e la sua gioia / è canto celeste; poi tra gli uomini / ritorna…” gioca il suo ruolo da mistico visionario e fa la spola tra vita mentale e vita fisica intervenendo in aiuto dei comuni mortali, un Superman antico che anziché intervenire colla forz lo fa colla saggezza.
Friedrich Hölderlin ci fa giungere questo lavoro in tre redazioni, incompiute; doveva essere una tragedia l’opera ma il poeta si fa trascinare dalla figura e della sua violenta forza poetica ed abbandona così l’intessitura e la struttura narrativa per far trasbordare la sua ricchissima scrittura verso una piena specchiatura artistico-filosofica, una costruzione puramente riflessiva.