Da me la sola passione
puoi imparare.
Dal mondo impara
tutto l’arco del sole
e lo splendore,
la grandezza dei gesti
in che consiste crescere,
finire.
Impara dalle madri
il silenzio provvido.
Gentile,
dalle tombe la morte,
e dal morire d’ogni giorno
l’esame impara a svolgere.
Medita quando l’ombra
ti cade d’ogni sera
sulla fronte:
è passato, mio amore,
un altro giorno.
Giovanni Testori
Una sottile riflessione sul tempo, sulla vita, sulla vita scandita dal tempo che passa.
Giovanni Testori, benché probabilmente ai più poco noto, ha rappresentato una pietra miliare della produzione letteraria del dopoguerra italiano. La sua attività ha spaziato in molti ambiti, dalla critica letteraria, al teatro, alla narrativa, alla poesia. La sua esperienza è intrisa di un profondo senso religioso, di una spiritualità che, tuttavia, traspare in tutta la sua “tragicità”, non essendo esente da dubbi e perplessità.
Questi versi sono una dichiarazione d’amore e di fiducia. Il mondo è la nostra miniera d’oro da cui possiamo attingere tutto ciò di cui abbiamo bisogno e da cui perciò non ha senso stare in guardia.
Il mondo ha il ritmo del tempo che scorre, dell’alternarsi dell’alba e del tramonto, delle lancette sull’orologio della nostra casa. Tuttavia, quel tempo si proietta soggettivamente nella nostra esistenza e allora la misura diventa personale così come l’uso che decidiamo di farne, l’ottimizzazione che riusciamo ad ottenere.
Un altro giorno che passa è un tassello in più che dobbiamo inserire nel puzzle della nostra vita. Il paesaggio che componiamo non è deciso all’inizio, ma si realizza in base alla nostra esperienza, a quello che riusciamo a prendere, a carpire.
Ogni cosa che accade là fuori ha qualcosa che possiamo imparare. Non dobbiamo illuderci di prendere solo gioie, perché necessitiamo anche del dolore, dell’angoscia, della gelida tomba.
Alla fine della nostra giornata, siamo chiamati a meditare, a riflettere su quanto è accaduto, su come quel tempo è passato.
Ecco che la riflessione della sera diventa il momento più importante della giornata. L’ombra deve essere sollievo e monito, per quello che abbiamo fatto e per quello che ci resta da fare.