Questi bambini… le loro stelle sono guaste. Madame la reine, questi bambini non dovrebbero esserci.”
Caterina de’ Medici comincia a leggere le stelle da bambina: cerca di capire che cosa ne sarà della sua esistenza, e per farlo non disdegna di ricorrere ad astrologi e maghi, personaggi spesso ambigui e mal visti. Ogni importante evento della sua vita, ogni brusco cambiamento, ogni momento lieto, tutto sarà accompagnato dalla volontà fortissima di una donna che ama fino alla disperazione ed è disposta a donare il suo stesso sangue per salvare la sua famiglia.
La regina maledetta di Jeanne Kalogridis è un romanzo storico che ci accompagna nella vita della celebre Caterina dall’infanzia fino alla sua morte. Numerosi aspetti sono frutto di fantasia, ma la ricostruzione storica è meticolosa e precisa. È un libro che fa appassionare: fin da subito mi sono affezionata alla protagonista, così tanto da mettere alla prova il mio senso morale e i miei sentimenti nei momenti più bui della sua vita. Alcune delle sue azioni sconfinano dalle convenzioni etiche dell’essere umano; tuttavia, Caterina non appare mai crudele, mai spietata, mai malvagia.
Tutt’altro. La Caterina che emerge dalla lettura di questo romanzo è una donna estremamente passionale, che sa amare con tutta sé stessa. Di fronte a tutte le prove che il caso le propone, anche le più brutali e le più vergognose, la regina reagisce con una forza inaspettata, guidata da un senso pratico acutissimo e da un’intelligenza sorprendente. Ma ogni cosa che fa è volta a favorire l’interesse della sua famiglia: tutto, per suo marito e i suoi figli.
La Kalogridis disegna un ritratto eccezionale di una donna che ha saputo essere un grande punto di riferimento. La scrittura è sempre incalzante, neanche un momento accusa lentezza. Sono più di cinquecento pagine, ma sembrano molte meno. Una lettura davvero affascinante.