C’è un tempo per leggere un libro impegnativo, e un tempo per leggere qualcosa di frivolo. Ecco, l’estate, con il suo caldo afoso che ogni giorno prende un nome diverso, è il tempo delle frivolezze. Si stacca il cervello e si spegne la mente, perché c’è un tempo per ogni cosa, e sedersi in riva al mare con Tolstoj o Sartre non è adatto all’occasione. Allora meglio prendere una rivista, di quelle con poche pagine e una bella foto in copertina. Quelle che rivelano invidiatissimi consigli per le donne, come tenervi stretto il vostro uomo, o quale crema utilizzare per avere sedici anni per sempre.
È vero, c’è un tempo per ogni lettura, ma siamo sicuri di riconoscere il momento giusto? Perché il maschilismo, sapete, è un instancabile stacanovista, e vi rivelerò un segreto…una vacanza ancora non se l’è presa. LUI il cervello non lo stacca mai, ma proprio mai, e questo vuol dire, care lettrici, che mentre voi siete convinte di rilassarvi nella spiaggia, in realtà LUI lavora alle vostre spalle. Sta lì, in quelle riviste, nelle diete dissacranti che avete fatto per entrare in quel bikini, nei capelli perfetti, nelle unghie smaltate, sta nella vostra testa, nel modo in cui pensate a voi stesse, nei vostri pensieri e, mie care Italiane, voi siete la sua vittima preferita. Vittime o schiave inconsapevoli di un mostro che ha nome e volto, ma non può essere sconfitto se non impariamo a conoscerlo. Come? mi chiederete. Con la lettura, la curiosità di scoprire cosa c’è stato prima di noi, chi siamo, che mondo si apre oltre la nostra banalissima vita. Allora mi permetto di consigliarvi un libro, difficile da trovare in italiano come ogni libro sul femminismo.
Lei è Germaine Greer, e non fatevi intimorire dal fatto che sia una femminista, perché oltre ad essere una donna dinamica, è anche divertente, brillante, una con cui farsi una bella chiacchierata davanti ad una birra in un bar inglese. Ha scritto un libro, nel 1970, “L’eunuco femmina”, un saggio duro, a volte -devo ammetterlo- un po’ forte, ma nessuno starà lì a chiedervi di assaggiare per davvero il vostro sangue mestruale. Greer divide il suo libro come la nostra vita, in corpo, genere, adolescenza, femminilità, matrimonio, ossessione, famiglia, e lo fa con estrema precisione, analizzando dettagliatamente i pensieri che hanno portato la donna ad essere vittima di un mondo che non la rappresenta. Dalle teorie di Freud alla costruzione di una sessualità femminile inconsapevole del proprio piacere, in un gioco di sudditanza psicologica mascherato come dato di inalterabile e naturale inferiorità. Il sesso delle donne, afferma Greer, è stato a lungo incatenato nello stereotipo maschile di passività, riducendole ad Esseri senza carattere o identità propria, come un Eunuco senza volto, o diritto di replica, sessualmente e mentalmente castrato.
Nella ristampa in occasione del 21th anniversario dalla prima edizione, Germaine Greer, ha tirato le somme dei cambiamenti che le rivoluzioni della “second wave” hanno portato. Se vent’anni fa, spiega, c’era la speranza che una nuova generazione, libera dall’oppressione sessuale, avrebbe mostrato il suo corpo senza vergogna, oggi il problema è più complesso. Ci sono donne manager, che dirigono aziende, si candidano alle elezioni (non credo si riferisse all’Italia in merito), ma ancora manca la Libertà. Libertà di essere una persona con un dignità, Libertà di imparare e insegnare, di parlare e di credere. La donna ha diritto di parlare, ma non ha voce, ancora una volta oppressa da un mondo consumistico che le impone uno standard a cui adeguarsi.
Questo forse, come viene spiegato nell’ultimo capitolo, perché si è confusa la ribellione con la rivoluzione. Ci si è impadronite della violenza machista del mondo patriarcale, anzi che liberarsi da essa. Non c’è guerra, non c’è violenza, uomini e donne sono vittime delle stesse costrizioni, uno prigioniero nel ruolo di oppressore, l’altra di oppressa.
Ecco forse è arrivato il momento di rompere le vostre catene, e quelle dei vostri compagni.