Se qualcuno un giorno bussa alla tua porta,
dicendo che è un mio emissario,
non credergli, anche se sono io;
ché il mio orgoglio vanitoso non ammette
neanche che si bussi
alla porta irreale del cielo.
Ma se, ovviamente, senza che tu senta
bussare, vai ad aprire la porta
e trovi qualcuno come in attesa
di bussare, medita un poco. Quello è
il mio emissario e me e ciò che
di disperato il mio orgoglio ammette.
Apri a chi non bussa alla tua porta.
Fernando Pessoa
Una voce inconfondibile, una poesia straordinaria, un uomo come pochi. Fernando Pessoa.
Di tanto in tanto mi piace tornare a parlare di lui e dei suoi versi. Gli eteronimi dietro i quali si nascondeva avevano un solo comune denominatore: la grandezza di un’anima in grado di emozionare in maniera unica. È come se ogni suo componimento fosse un piccolo regalo, un dono che è sempre piacevole ricevere. Pezzi di cuore le immagini che ci offre.
Un sentimento vero è anche timidezza ed esitazione. La parte migliore di se stessi non è quella che si mostra, ma quella che rimane nascosta, quella che teme di bussare.
La felicità è una sorpresa nel momento meno aspettato. Il segreto risiede nella capacità di aprire la porta nell’intervallo giusto. È tutta una questione di tempo; ma, in fondo si sa: il tempo c’entra sempre.
Da contrappunto a tutto questo ci sono l’orgoglio e la presunzione, che mascherano i buoni propositi, che celano il volto dello stato d’animo vero. È facile confondersi. Pessoa ci avverte: quel bussare non è reale.
Eppure se nell’istante opportuno riusciamo ad aprire la nostra porta, senza aspettare che qualcuno bussi per chiedere di noi, è proprio allora che è possibile carpire tutto il meglio. È proprio allora che si manifesta l’amore, così come l’amicizia.
Diventa facile istituire un paragone tra questi pochi versi e la nostra vita. Quante volte, infatti, abbiamo trovato un amico, abbiamo incontrato l’amore, senza che né l’amicizia né l’amore venissero a cercarci? A pensarci bene, quelle sono state le volte in cui abbiamo aperto senza sentire il fatidico “toc, toc”, sono state le volte in cui lo abbiamo solo lievemente percepito.
Un componimento breve, ma di grande intensità. Il Pessoa migliore, quello più autentico, il poeta sensibile e insieme sublime, capace di raccontarci la vita e i sentimenti.