Ma erano due scarpette
naik, tenute a casa
in un armadio,
sotto canfora,
una striscia verde
di cometa sul cuoio, e la sensazione
di camminare su
un lenzuolo, la sera poi per strada.
«Dovrò essere più severa con me»
diceva «la vita farla
più che pensarla
o la mia speranza sarà nera.»
Flavio Santi
Una poesia dei giorni nostri.
Flavio Santi ne è l’autore. Come dai più definito, costui è diventato ormai una voce inconfondibile nel panorama poetico italiano. Fa parte della nuova generazione, classe 1973, ma la sua poesia ha dimostrato di saper incidere, di farsi strada velocemente, fondendo più stili e toni eterogenei, sotto la protezione e l’ispirazione di una musa civile.
“Mappe del genere umano”, punto di arrivo di raccolte minori uscite negli anni scorsi, è la nuova pubblicazione del giovane poeta che, sulle orme del cantore di Recanati, come clone di Leopardi, delinea un percorso poetico che passa attraverso la nostra società, l’esperienza autobiografica e il rapporto col modello.
In questo caso le scarpette fungono da spunto per aprire una finestra sulla mente e sul vissuto e gli interessi della protagonista. Una donna del nostro tempo con i problemi del presente che ci è toccato di vivere.
“La vita farla più che pensarla”. Camminare diventa allora la metafora della possibilità di essere parte attiva della propria esistenza, di decidere di agire e di non subire, anche se sembra che non ci lascino spazio per emergere. Un invito all’intraprendenza e alla determinazione, dunque.
La poesia che risulta dalla penna del Santi è sicuramente non convenzionale, connotata da una forte originalità, come Roberto Galaverni ha precisato, perfino nelle imperfezioni. Un “usus scribendi” particolare, non ancorato a forme canonizzate, che deriva da una mera intuizione naturale.
Sfogliare questa raccolta di componimenti significa affrontare e riflettere su questioni che ci riguardano da vicino attraverso un linguaggio che è contemporaneo, che non è basso, ma che neppure va alla ricerca dell’elemento aulico.
Una poesia che non lascia mezze posizioni, sfumature. Un autore che può non piacere a tutti, ma che è in grado di destabilizzare, di aprire un varco nelle coscienze degli uomini di oggi.