E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole e in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balia del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti
sino a farne una stucchevole estranea.
Kostantinos Kavafis
Se la vita fosse la realizzazione esatta del nostro progetto non ci sarebbero problemi. Quasi mai però è così.
Pertanto, quale dovrebbe essere il nostro atteggiamento in un’esistenza in cui tutto sembra che giochi le sue carte contro di noi? La risposta è in questa poesia, “Per quanto sta in te”, grave e penetrante, che giunge dalla penna di un poeta solenne, Kostantinos Kavafis.
Uomo lontano dal suo presente pur dentro il suo presente. Recluso in una dimensione metatemporale che lo mantiene come sospeso, questo straordinario poeta ha saputo guardare la vita con occhi autentici, al di là degli schemi contemporanei, fotografare delle sensazioni vere, far rivivere il passato, quello glorioso, quello del mito. Ha saputo coniugare realtà e finzione in immagini suggestive.
La parola-chiave di questo componimento è il verbo “sciupare”. Kavafis sottolinea a più riprese questo concetto: nel nostro andare, trascinarci apatici nella quotidianità noi sciupiamo la vita.
La vita è l’essenza di ognuno di noi, ci appartiene come nient’altro su questa Terra, eppure sempre ci dimentichiamo che svilendola, offendendola, barattandola, spendendola “in un viavai frenetico” semplicemente strappiamo qualcosa a noi stessi.
Se di tanto in tanto potessimo uscire dalla nostra condizione e guardarci dall’esterno, come forestieri in una terra sconosciuta, senza dubbio ci accorgeremmo che ci affanniamo per cose inutili, che corriamo dietro illusori ideali, che cerchiamo di ottenere ciò che non ci serve. Diventiamo fantocci di noi stessi.
“Fermati”, sembra quasi che il poeta suggerisca ad ognuno di noi, “fermati e pensa”: pensa prima di gettarti nella massa informe di gente, prima di sprecare parole insensate, prima di considerare che ogni giorno è uguale a quello precedente e a quello che verrà. Certo sì la vita è contraddittoria e talvolta ingannevole, ma è irripetibile.
È la nostra più grande alleata, non una “stucchevole estranea”.