Una donna siede sulla riva di un lago. Avvolta nella tenera nebbia della luna, respira l’aria sulfurea d’autunno.
La vita racchiude tra le sue membra il mistero delle foglie che lente cadono come sabbia in una clessidra vuota. Piena a volte, lenta come l’aria che si sposta sulle nostre spalle mentre raccogliamo i capelli da un lato. Non ha risposta la domanda di: quando finirà? La certezza unica che abbiamo è il respiro che ci resta attaccato alle narici acquee nell’inverno torbido.
Lucy Jarret ha deposto ogni arma ragionevole per riuscire a comprendere perchè suo padre abbia deciso di cedere la sua vita al buio universo, cerca di riflettere su ogni istante trascorso insieme, su ogni istante che possa essere stato un messaggio d’aiuto in un’agonia asfissiante che lo separava dalla realtà celandolo nei segreti della notte buia.
La notte può ripresentarsi anche col sole più cieco, spesso la si porta in giro negli sguardi e nelle frasi plastiche, spesso la notte è una parola detta sottovoce a se stessi, mentre ci si guarda allo specchio e lentamente ci si rende conto di diventare immagini sbiadite fino a che il viso scompare del tutto e lo spazzolino resta lì al suo posto, senza più baciare la bocca che l’aveva accolto.
Lucy decide di affrontare la notte, di svelare i fantasmi, di ricercare il profondo perchè di quelle azioni folli ,così dopo una lunga assenza riporta la suola sulla terra paterna e la casa che da bambina era stata il suo rifugio dalle streghe. Scava tra i vecchi ricordi e vi scopre le foto di quand’era bambina ed accarezzandole, quasi sembra sentire sotto le dita la barba ispida, i capelli e le parole. Distogliendo lo sguardo si desta e scopre delle lettere, la copertina di un bambino e delle strane incisioni che le riportano alla mente la chiesa del posto, con le sue ampie vetrate ed i suoi disegni fatti di luce e colore.
Quando l’indecisione e la curiosità la fanno da padroni non c’è segreto che tenga e fu proprio in preda a questi sentimenti che Lucy si lanciò alla rincorsa degli indizi che ad uno ad uno sembravano alzare le coperte che fino ad allora avevano celato i corpi burrascosi di quelle menzogne.
Cosa aveva portato suo padre a suicidarsi? Cosa l’aveva condotto ad una morte così lenta e sofferta?
Due donne, le loro lettere ed un mistero che fa spavento.
Un giorno mi troverai, lo so.