Il destino è spesso una comoda giustificazione per illuderci che tutto quanto accade non dipende da noi,
ma da una forza misteriosa capace di trasformare i sogni in realtà e le nostre azioni in un fallimento.
Romano Battaglia
Alcune persone pensano che il ostro destino sia già segnato e che non importa quanto facciamo per sembrare indipendenti di scegliere la nostra vita, cme viverla e come farla finire, perchè qualcun altro ha già scelto per noi.
Glenn Cooper è un gran ideatore di idee, forse non è un premio Nobel, ma i suoi libri sono sempre nei primi dieci posti delle classifiche internazionali e le sue idee sebbene non pertinenti alla realtà, conducono sempre il lettore nel posto in cui desidera essere ad ogni pagina. Questo libro una macchina nel tempo un viaggio attraverso la storia, non quella lreale ma una para-storia, quella secondo cui ogni avvenimnto p soggetto alla libera interpretazione e rinterpretazione.
Un giovane uomo si svelia al mattino con la sua tazza di tè, corre per andare in ufficio e lungo il cammino si ferma a prendere la posta dalla sua buca, classica buca difettosa, con la serratura male oleata. Il ragazzo è felice sta aspettando la sorpresa della sua amata quella sera stessa. Da una busta esce un piccolo cartoncino bianco, sopra una bara disegnata col nero. Scherzo di pessimo gusto. Dopo un ora, muore.
Nello stesso paese altre cinque persone vengono uccise nello stesso modo, nello stesso giorno.
Se esiste una biblioteca, che scatena l’ira di un settimo figlio di un settimo figlio nato il 7 luglio del 777 e se quella biblioteca è un elenco di morti, cosa puoi fare tu per sfuggire al destino?
La morte di David Swisher è affidata all’FBI. Quì cominciano i guai. Quello che era partito come un Thriller interessante, si trasforma in uno stratosferico clichè da etichetta. L’agente ubriacone che copia file come un super haker, su una chiavetta da 1GB da Mega nerd per giunta dal file di stato del suo migliore amico. Come se la difesa Americana fosse così semplice da battere. Ad un certo punto sembrava quasi ritagliare ed incollare una scena rielaborata di Indipendence Day.Ma infondo la trama è molto banale: un assassino in agguato, un polizzioto facile all’alcool e al sesso promiscuo, misteri che si riveleranno capaci di modificare l’ordine del mondo.
Un libro con una bella trama, ma poco riuscito a livello funzionale. La caratterizzazione fsica dei personaggi sommaria ed ordinaria e le scene “calde”, poco trattate o trattate male. Non è un libro che riesce ad entusismare molto se non si entra nell’ottica della solita Americanata di turno, che cita e ricita i triturati fasti di una potenza ormai sull’orlo della bancarotta.
La biblioteca dei morti, non è altro di uno di quei libri destinati a fare successo senza meritarne poi così tanto. Un best-seller venduto per passaparola che lascia scivolare sotto l’idea geniale della trama, l’olio borioso di un libro mal riuscito.