Le Brigate Rosse sono argomento di conversazione e di interesse nazionale, forse mondiale. Tutti hanno detto tutto sul chi erano i brigatisti, su cosa hanno fatto e sul perché delle loro azioni.
Non è una trama semplice quella di Compagna luna.
Compagna Luna è la storia di una di loro, la storia di Barbara Balzerani, la storia di una donna che ha scelto la propria vita, che ha scelto la lotta, che ha scelto di non arrendersi, che ha scelto di parlare dalle mura della cella in cui è stata reclusa per anni in “un fine pena mai”.
Così, la sua riflessione parte dal ricordo della sua infanzia, un’infanzia siderea e una mamma distaccata, i rimproveri e la disapprovazione. Ricorda suo padre, un operaio, un uomo semplice e inesperto, licenziato iniquamente. E poi la scuola, il movimento studentesco, gli ideali e le speranze e poi la lotta armata, il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro, la latitanza e infine all’arresto, un giorno del 1985.
Un libro a metà tra il racconto autobiografico e una narrazione ricca di spunti di riflessione politica, in un gioco di rimandi tra diversi piani di un linguaggio, ora dialogo intimo e visionario, ora più sociale, politico, storico.
Barbara Balzerani, membro delle Brigate Rosse dal 1975, arrestata il 19 giugno 1985, condannata a sei ergastoli e messa in libertà dopo 21 anni di carcere, nel 2011.
Compagna luna, è il più famoso dei suoi libri. Pubblicato per la prima volta da Feltrinelli nel 1998 nella collana di saggistica “Serie bianca”, è stato al centro di una famosa polemica fra autori della casa di Milano, soprattutto fra Antonio Tabucchi ed Erri De Luca. Il primo lo stroncò, con recensioni dure. Stroncò soprattutto la sua autrice, comunicando alla Feltrinelli un aut-aut: «o pubblicate me, o pubblicate lei». Il secondo, De Luca, prese le difese di Compagnia luna basandosi su questioni biografiche più che stilistiche o formali (“Il professore e la detenuta” Il Manifesto, 14 luglio 1998).
Riedito da Derive Approdi nel 2013 Compagna Luna narra della storia dei figli degli operai. I figli degli operai, quelli con le mani dure, che ti toccano e spesso ti graffiano, ma quel calore che emanano non lo puoi non sentire. E le figlie degli operai che ti amano come se fosse sempre l’ultima, dolcemente e con ardore. Donne affamate che soddisfano gli uomini tramortiti dal lavoro.
Compagna Luna è un libro onesto, un libro di un’autrice che non si risparmia e, proprio in questi giorni in cui è stata data notizia sulla Commissione Moro e su una verità che è sempre più lontana, questo romanzo si conferma come un volume imprescindibile per la comprensione della storia sulla Brigate Rosse.