Aveva trascorso tutti quegli anni lontana da se stessa. Un campo arido, riarso, al di là di ogni lamento o desiderio, al di là del sogno, della delusione. Il futuro non aveva importanza. E dal passato aveva appreso solo questa lezione di saggezza: l’amore era un errore pericoloso e la sua complice, la speranza, un’illusione insidiosa. E ogni qualvolta quei due fiori velenosi incominciavano a sbocciare nella terra assetata di quel campo, Mariam li sradicava. Li sradicava e li gettava via, prima che potessero attecchire.
Khaled Hosseini, scrittore americano di origine afghana scrive nel 2007 il romanzo Mille splendidi soli tornando con la memoria ad un poeta, Saib-Tabrizi, che a proposito di Kabul aveva parlato delle lune che brillano sui suoi tetti e dei mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri. Il romanzo è ambientato in Afghanistan, le protagoniste sono due donne Mariam e Laila che condividono il fatto di essere entrambe prigioniere della loro città e delle sue regole.
Nelle pagine di questo libro emergono due forze tra loro contrastanti l’amore e la guerra: la convivenza tra le due è sempre dolorosa, specie nella realtà afghana dove vengono soffocati i sentimenti sotto abiti scuri e sospiri. Mariam non ha avuto modo di scegliere: è stata scelta, costretta ad affidare la sua vita e il suo corpo ad un uomo che decide per lei, come succede lì, in quella di terra di dolore. La stessa terra di cui lo scrittore nelle sue pagine mostra la freschezza dei sentimenti e l’audacia dei sogni di Laila, anche lei obbligata ad unirsi a Rashid, che pare averla salvata allontanandola però dal ragazzo del quale lei è innamorata, il suo amico di infanzia, il suo amore adolescenziale, il padre di sua figlia Aziza ( Diletta), Tariq.
Laila e Tariq si amano in modo puro, viscerale che quasi fa dimenticare dove si trovano; Anche in questo Hosseini è stato arguto: mette il lettore di fronte a una storia che appassiona, che lascia disperati quando i due non riescono a stare insieme, quando gli inganni i fraintendimenti e le circostanze fanno credere a Laila che Tariq sia morto; quando la donna soffre per le violenze del marito Rashid, per aver dovuto lasciare la figlia in un orfanotrofio alla nascita del bimbo legittimo stavolta, avuto dal suo matrimonio infelice; appassiona quando poi, Tariq torna a cercarla e lei, che lo credeva morto, si riempie di nuovo gli occhi di lui; emoziona quando Mariam si sacrifica per Laila, uccidendo Rashid e andando poi a confessare tutto alla polizia. Ed affascina il modo in cui nel finale Hosseini regala alla coppia la felicità che da sempre meritava di avere, in Pakistan. Poi la guerra, gli Stati Uniti i nemici e Laila e Tariq che ritornano lì, nella capitale per aiutare gli altri.
Mille splendidi soli non è solo una storia d’amore: è la storia di una realtà, quella afgana. Quello che si nasconde dietro gli abiti scuri, gli splendidi soli e le lune che brillano.
Vedete, ci sono cose che vi posso insegnare io, altre che potete imparare dai libri. Ma ci sono cose che bisogna vedere e sentire.