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San Faustino, una giornata “singolare”

Vi diamo una buona notizia. Avete trecentosessantaquattro giorni per dimenticare l’orgia di cuoricini, baci più o meno al cioccolato, regali inutili e cupidiniamorosidudù-dadadà cui siete felicemente scampati.

Perché, diciamoci la verità, l’amore è una cosa meravigliosa, ma non è sempre quello delle favole. A ben pensarci, quasi mai. Le principesse non portano scarpette di cristallo ma pantofole dai colori improponibili e il principe azzurro ha il bavero sicuramente macchiato di sugo.

Single è bello, dovete crederci sulle “parole”. E non solo le nostre.

L’amore rende folli e ciechi, lo sappiamo tutti. Ci si ritrova a combattere a rischio della vita come Don Chisciotte contro i mulini a vento, per poi scoprire amaramente che Dulcinea non è né una damina né un candido giglio. Ne valeva la pena?

Ma se è l’astinenza che vi preoccupa, ricordate che essere single non vuol certo dire rinunciare al sesso: attenzione solo a far in modo che quello che combinate resti ben al chiuso nella camera da letto, altrimenti rischiate di fare la fine di Santiago Nasar in Cronaca di una morte annunciata: un bel divertimento iniziale e una pessima conclusione.

Il nostro consiglio è: precauzioni. E avete capito bene, si parla di preservativi e affini. Con la scusa dell’innamorarsi dell’amore infatti l’ectoplasmica madre della tribù dei Malaussène sforna figli a raffica, per poi sbolognarli al povero Benjamin. L’istinto genitoriale non è per tutti, checché se ne dica. Né ci si può improvvisare genitori-supplenti; mentre si può essere degli zii perfetti, anche se “perfetto” non è forse l’aggettivo più consono all’eccentrica Zia Mame. Quale bambino però non preferirebbe le sue cene giapponesi ai tozzi di pane secco di quelle canaglie dei genitori di Hansel e Gretel?

Nessuno si stupisce più di sentire che Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere; l’incomunicabilità sembra essere l’elemento fondamentale della maggior parte delle coppie di nostra conoscenza: donne con languidi occhi da cerbiatta hanno chiesto innumerevoli volte al proprio uomo “fiori” e quello senza staccarsi dal monitor ha risposto loro “no, cara, vado All-in”. E quante volte invece lui ha speso un patrimonio in fiori per sentirsi opporre un glaciale “picche”? Liti interminabili sono all’ordine del giorno e questo rende difficile non solo la convivenza ma anche solo la concentrazione.

Lo sanno bene quasi tutti i detective della letteratura che preferiscono avere la mente sgombra e un silenzio meditativo attorno durante le loro indagini. La sempre “Miss” Marple e l’inossidabile Poirot creati da Agatha Christie sembrano esistere solo per avvalorare questa tesi. Certo, i due eroi hanno visto senza eccezione il lato peggiore delle coppie, e gli omicidi sono quasi sempre commessi da un tenero coniuge. D’altronde, “mettersi un estraneo in casa” – come diceva il nostro indimenticato Alberto Sordi – può essere una scelta molto rischiosa: ne sa qualcosa il fidanzato de La Psichiatra di Wulf Dorn.

Scegliere, è vero, non è semplice: bisogna sempre, sempre diffidare delle apparenze. Potrebbe capitarvi un tipo come il vecchio Hank che esplicitamente vi dice “Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze” o invece potreste incontrare La bruttina stagionata e non riconoscere in lei la donna della vostra vita.

Rassegnatevi: loro -le coppie- hanno ragione: l’amore è una cosa meravigliosa, e quindi…amatevi, amatevi sempre. In fin dei conti siete la persona con cui passerete sicuramente il resto della vostra vita.

Che vi piaccia o meno.