Barman, sei pinte di birra e presto, il mondo sta per finire. Tieni il resto, hai dieci minuti circa per spenderli.
Se ti dicessero che tra dieci minuti circa dalla lettura di quest’articolo il pianeta Terra cesserà d’esistere, ci crederesti? Io dico di no!
Guida Galattica per autostoppisti: il miglior modo per cominciare una giornata. Il miglior modo per concluderla ed anche per farci pranzo, colazione, cena e spuntino. Un libro di fantascienza al limite del possibile, che comincia con la cessazione dell’esistenza umana ritenuta d’ingombro. Ingombro per cosa, vi chiederete? Ed io risponderò che la risposta a tutto, ad ogni cosa, è “42”. E non capireste di nuovo!
Ci sono tre forme intelligenti sul pianeta Terra e molti di noi ritengono che al primo posto della lista ci sia la forma solita del bel cervelletto umano, ma vi dirò che vi sbagliate e che nella scala delle probabilità la risposta esatta alla domanda: “Chi è al primo posto nella scala delle entità intelligenti sul nostro pianeta?” nessuno di noi, compresa me, prima di leggere la guida, potrebbe indovinarla.
La Guida galattica per autostoppisti è un libro decisamente notevole, forse il più notevole, sicuramente quello di maggiore successo, mai pubblicato dalle grandi case editrici dell’Orsa Minore….
e due sono i motivi per sceglierlo:
Primo, costa un po’ meno; secondo, reca la scritta, DON’T PANIC, niente panico, in grandi e rassicuranti caratteri sulla copertina.
Un iter intergalattico alla ricerca delle risposte, quelle della domanda suprema, quella che ognuno di noi fa a se stesso ogni singolo momento della sua vita: “Che senso ha l’esistenza? La vita stessa, dunque?”. Un viaggio che comincia con un pianeta e finisce con un’autostrada da costruire al posto della nostra fantastica patria appartenente al sistema solare. Un viaggio all’interno delle varie personalità che costellano il libro, dai Vogon,alle porte sospiranti, a Humma Kavula, Zaphod Beeblebrox e Ford. Ma le figure portanti di questo colosso restano pur sempre tre:
1- Il fenomenale Marvin che cammina a zonzo per la galassia con la sua aria da maniaco depressivo senza trovare soluzione alcuna per risolvere il suo stato, incarnando in sé la più viva e realistica essenza di quella parte del genere umano chiamata “geniale”. Mi basta citare una sola frase per farvelo amare:
“Io sto qui con un cervello grosso quanto un pianeta e mi chiedono di accompagnarvi sul ponte. Me lo chiamate un lavoro glorificante? non direi!”
2- La sorprendente Trillian. Dolce, intelligente ed incredibilmente pazza, con l’interminabile desiderio di andare via senza una meta fissa. Assomiglia a molte di noi, molte come me, che incessantemente cercano il loro posto nella vita e finiscono per trovarsi al limite dell’universo per capire che infondo, basta un semplice sì ad una follia per svegliarsi ogni giorno, con la consapevolezza di aver accanto: “L’Amore”.
3- L’unico, vero, solo e inimitabile Arthur Dent, il mitico cervello in grado di salvare il mondo, ed ovviamente non ci sorprende che sia inglese! 😉 E’ di certo tra tutti il personaggio che preferisco, completamente in character in tutto l’iter della storia, coerente con le sue scelte ed il suo modo di essere sempliciotto, sensibile e “paranormalmente” [se mi consentite il conio del termine] eccezionale! (Sì lo amo, è una conferma!). Arthur Dent è l’inventore della frase che, è diventata “la mia“ nella sezione “Citazioni Preferite” di facebook:
Ho pieno il cervello di domande di cui vi assicuro nessuna delle risposte possibili mi ha mai portato una virgola di felicità; a parte una, LA domanda, l’unica della quale avrei voluto la risposta: è la ragazza giusta? E la risposta non è 42, è sì; indubbiamente, inevitabilmente, invariabilmente sì. E per una settimana nella mia triste ed effimera esistenza mi ha reso felice.
Non lo volete amare un uomo così? Non vorreste averlo al vostro fianco mentre vaga con un pigiamino ed una vestaglia per l’universo? Non desiderereste essere voi, lì dietro quello schermo amati così? Bene, provate a guardarvi intorno, forse c’è qualcuno che aspetta già da 99 notti il vostro arrivo! C’è un Arthur Dent per tutti noi, anche se alla voce amore sapete cosa ne dice la guida? Evitatelo se possibile!
Se vi siete appassionati alla guida per autostoppisti, leggete il libro e dopo ve ne prego, guardate il film! Non possiamo lasciare che capolavori come questo giacciano inesplorati sul fondo della cultura mondiale; fatelo emergere, diffondetelo, parlatene, criticatelo persino, ed io ve ne sarò personalmente grata.
Cosa mi resta da dirvi: conosco un ristorante al termine dell’universo, vi andrebbe di andarci? In caso di risposta affermativa, vi basterà attendere solo la prossima recensione sulla trilogia in cinque atti di Adams, a cui appartiene ovviamente, anche la suddetta Guida.
P.S. Stavo quasi per dimenticare il consiglio migliore che posso darvi per iniziare l’impresa della lettura: procuratevi un asciugamani. 😉