«Fino a qualche tempo prima questa parola, vecchio, gli provocava un senso di disagio. Non si sentiva vecchio, allora. Neppure giovane. Si sentiva come si era sempre sentito, e non capiva perché questo non doveva essergli più concesso. Leggeva negli occhi degli altri, I negozianti, I vicini di casa, quell’editto, quella specie di imposizione: “Non sei più un uomo, sei un vecchio”.»
Valerio Aiolli, Lo stesso vento (Voland)
L’immagine è tratta dal sito http://www.roarmagazine.it