Ciao, Lita. Inauguro con te, “lettrice forte”, la rubrica mensile dedicata appunto ai lettori. Ti chiedo innanzitutto quando è nata la passione per la lettura e, se lo ricordi, qual è stato il primo libro che hai letto.
Ho cominciato a leggere quando ho imparato a leggere. Ricordo che in prima elementare leggevo le fiabe sonore, e libri illustrati di animali piante natura che mi regalava mio padre. Poi abbiamo cominciato ad andarci insieme, in libreria, e potevo scegliere tutto quello che volevo. Lui non interveniva mai per consigliarmi o dissuadermi, quindi ho dovuto imparare molto presto a saper scegliere. Il primo romanzo che ricordo è Pippi Calzelunghe, in una bellissima edizione Vallecchi. Poi l’ho letto migliaia di altre volte.
Dove e quando leggi? Sei una lettrice metodica, che ha bisogno di avere davanti a sé molto tempo per leggere, o puoi farlo anche a spizzichi e bocconi, negli anfratti del quotidiano?
Se dovessi aspettare per leggere di avere molto tempo a disposizione, non leggerei mai. Leggo in qualsiasi posto e momento, naturalmente se ho in lettura un romanzo impegnativo non me lo porto dal dentista o in treno, scelgo invece per quei momenti romanzi brevi o racconti.
Raccontaci un libro che ti ha appassionato.
La casa nell’albero, di Jean George. È un vecchio Oscar Mondadori per ragazzi. Il protagonista è un ragazzo di quindici anni che decide di andare a vivere da solo in montagna, e la sua casa la scava nel tronco gigantesco di un albero. È il racconto di un intero anno vissuto lì. Ho scelto questo libro perché penso che mi abbia aiutato negli anni dell’adolescenza; in momenti difficili pensare a Sam Gribley mi ha reso più coraggiosa. Sì, penso che grazie a questo libro ho fatto delle scelte che se no non avrei avuto la forza di fare.
Quando un libro non ti prende lo abbandoni o continui fino alla fine? Salti le parti noiose e ripetitive?
Mi è capitato raramente di abbandonare un libro, preferisco finirlo anche se non mi appassiona. E se prendo questa decisione non avrebbe senso barare, no, non salto mai.
Leggi un solo libro per volta?
Un solo libro impegnativo, sì. Ma mi capita spesso di leggere al contempo racconti o romanzi brevi.
Leggi solo prosa o anche poesia e testi teatrali? Ci sono generi letterari che eviti in modo assoluto?
Prima leggevo molte poesia e teatro, ora non più. Ma ogni tanto prendo in mano quei libri che mi hanno accompagnato per tanti anni, li sfoglio, li accarezzo, il mio tempo passato è lì dentro. Non amo il genere horror.
Una classifica dei tuoi autori preferiti (massimo cinque)?
Christa Wolf, Melania Mazzucco, Marguerite Duras, Daniel Pennac, Marguerite Yourcenar.
Cosa stai leggendo adesso e quale sarà la prossima lettura?
Sto leggendo Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli, di Alan Bradley; il prossimo sarà, a meno di un innamoramento improvviso per un altro, L’altra figlia, di Annie Ernaux.”
Grazie, Lita, per il tuo tempo e le tue risposte.
Grazie a te, Rosalia.