Dammi le tue mani per l’inquietudine
Dammi le tue mani di cui tanto ho sognato
Di cui tanto ho sognato nella mia solitudine
Dammi le tue mani perch’io venga salvato.
Quando le prendo nella mia povera stretta
Di palmo e di paura di turbamento e fretta
Quando le prendo come neve disfatta
Che mi sfugge dappertutto attraverso le dita.
Potrai mai sapere ciò che mi trapassa
Ciò che mi sconvolge e che m’invade
Potrai mai sapere ciò che mi trafigge
E che ho tradito col mio trasalire.
Ciò che in tal modo dice il linguaggio profondo
Questo muto parlare dei sensi animali
Senza bocca e senz’occhi specchio senza immagine
Questo fremito d’amore che non dice parole
Potrai mai sapere ciò che le dita pensano
D’una preda tra esse per un istante tenuta
Potrai mai sapere ciò che il loro silenzio
Un lampo avrà d’insaputo saputo.
Dammi le tue mani ché il mio cuore vi si conformi
Taccia il mondo per un attimo almeno
Dammi le tue mani ché la mia anima vi s’addormenti
Ché la mia anima vi s’addormenti per l’eternità.
Louis Aragon
Un poeta dalla penna rossa, in ogni senso.
Il rosso è infatti il colore perfetto per connotare e descrivere Louis Aragon, poeta, scrittore, giornalista francese del ‘900, scomparso precisamente nel 1982. In politica è stato un membro autorevole e impegnato del partito comunista francese, in letteratura un autore che amava rinnovare. Le sue poesie, testi pieni di passione, sono state spesso trasposte in musica e sono diventate bellissime e celebri canzoni.
Questo testo è giudicato come una delle più belle poesie d’amore di tutti i tempi. “Le mani di Elsa” diventano l’emblema di un momento di sospensione, di una parentesi armoniosa in un mondo che fa rumore, diventano la radice e il tramite di un legame che si vorrebbe durasse per sempre.
Sconvolto e appassionato, il nostro poeta cede il passo all’amore, ad un sentimento che ha il potere di ridurre tutto a sé. L’inquietudine, il turbamento, la solitudine si annullano nelle mani di lei. Si ravviva il sogno, si anima il cuore, si infiamma l’ardore.
Mani che si stringono, dita che si intrecciano e che nel silenzio gridano le infinite possibilità dell’amore. Il cuore di lui si plasma sulle mani di lei. Avviene una perfetta e ideale fusione.
Le mani hanno la facoltà di conoscere e di aprire l’anima dell’altro. E nell’istante in cui ciò avviene, in cui si realizza la pienezza dell’amore, esse vivono la speranza di poter godere per sempre di quel momento di felicità assoluta, di quell’attimo che è compiuto in se stesso, di quel lampo che ha sapore di eternità.