«Un giorno, un giorno intero, non è una, ma molte cose. Cambia non solo nella luce che cresce verso lo zenit e poi di nuovo declina, ma nell’ordito e nell’umore, nel tono e nel senso, alterato da mille fattori, stagione, caldo e freddo, vento e soffoco, attorto da odori, sapori, e dalla struttura del ghiaccio e dell’erba, della gemma e della foglia o di nudi rami anneriti.»
John Steinbeck, L’inverno del nostro scontento