«Tasse, tasse, tasse. Gli operatori del call center le pagano, facendo i salti mortali. Ma le pagano. Ho detto sì alla trattenuta destinata agli ammortizzatori sociali. Due euro al mese per il fondo di garanzia. Un gesto di solidarietà. Altrimenti cosa resta? L’ho raccontato a mio marito, mentre smontava dal turno di notte. Io mi preparavo per andare al call center. Un sorriso, una carezza, un bacio. Volevo salutarlo, ma si era addormentato, dalla parte del letto che occupo io. Cercava il mio calore in fondo all’alba d’acciaio e alle lenzuola stropicciate. Ho provato una grande malinconia, vedendo, per la prima volta, il nostro tempo scivolarci fra le dita.»
Fulvio Colucci, La zattera (Il Grillo Editore)