La street art è ormai una realtà affermata e conosciuta da molti, per chi non l’ha mai apprezzata in prima persona ha sicuramente risolto il problema sul web con l’immensa mole di fotografie dal mondo che ritraggono le capitali del pianeta con una veste tutta nuova.
La street art è un’espressione spontanea, un ritorno al figurativo, una novità rispetto agli imbrattatori di muri, e gli street artist sono praticamente gli affrescatori dei nostri tempi che, a differenza di quelli rinascimentali, portano liberamente la propria arte per strada. L’arte figurativa ritorna prepotentemente davanti agli occhi di tutti, nei sui nuovi stili , con nuovi generi e letture, e scavalca l’arte contemporanea legata alle gallerie e alle mostre museali.
Quante volte sui social network vengono condivise fotografie di questi immensi dipinti nascosti magari tra le vie delle città in cui viviamo? Quante volte ci siamo chiesti dove fossero quel palazzo o quel ponte?
Presto i romani che si sono posti questi quesiti e tutti i turisti della capitale avranno l’opportunità di conoscere quello che è il nuovo museo a cielo aperto tra i vari quartieri della città. Questo avverrà grazie all’iniziativa promossa dal Comune di Roma e dall’assessore alla cultura Marinelli che, con il totale apoggio del vicesindaco Luigi Nieri, ha intenzione di portare Roma al passo con altre grandi città come Parigi, Londra e San Paolo, che da tempo hanno organizzato la fruizione delle opere di strada con percorsi turistici.
Lo stesso dunque avverrà a Roma dove, per l’occasione, si ha intenzione di distribuire nei prossimi mesi circa cinquanta mila mappe che guidino romani e turisti per i quartieri della città che ospitano opere di street artist, anche quelli più lontani dal centro storico.
Infatti sono oltre 330 le opere,150 le strade e tredici i municipi coinvolti nell’iniziativa, favorita inoltre dal colosso del web. Il Google Cultural Istutute si è interessato a fotografare i dipinti della città per salvaguardarne la memoria, e ad oggi nella propria banca dati se ne sono raccolti circa 100, con foto ad altissima qualità, ma si punta nei prossimi mesi a superare il tetto dei 300.
Il progetto di Marinelli guarda già al prossimo giubileo impegnandosi a organizzare dei percorsi ad hoc che con autobus turistici colleghino i quartieri romani da Quadraro, a Garbatella, Ostia, San Basilio, Monti, ecc. Inoltre tutti i dipinti sono stati catalogati e raccolti in una nuova app, disponibile sia per Apple che per Android, con il nome Street art Roma, e con questa è possibile così geolocalizzare le opere romane accedendo a schede infomative con i dettagli sull’opera e sullo street artist.
Cambia prospettiva, la strada è il tuo nuovo museo, questo lo slogan della campagna rivolta ai visitatori della città e ai romani, una promozione che permetterà di rivalutare e riqualificare aree della capitale spesso lasciate sotto un cono d’ombra per il semplice fatto di essere periferie, e come tali ignorate dal mercato turistico.