La luce fa scomparire le stelle, no? Eppure le stelle continuano a esistere.
A metà tra Dostoevskji e Henry James, I diabolici, di Boileau – Narcejac è un giallo dalle tinte noir basato su un delitto di cui vengono forniti fin da subito tutti i dettagli, ma che genera una vicenda misteriosa e macabra, con un finale magistrale, che sconvolge il lettore e fa di questo romanzo un vero e proprio gioiellino del genere.
Scelgo di proposito di non fornirvi alcun indizio riguardo la trama, perché la suspense e il dubbio sono fondamentali in questo libro. Dirò soltanto che tutto ruota intorno ad un triangolo amoroso non convenzionale. Il protagonista è Ravinel, un uomo insoddisfatto e annoiato, che desidera cambiare vita. L’atmosfera che predomina è quella grigia e umida delle mattine autunnali, in cui la nebbia è così fitta da sembrare appiccicosa. La sensazione di umidità, e il fastidio che ne segue, accompagna tutta la vicenda. Ma anche la notte e il buio hanno un ruolo importante, poiché rappresentano, così come la nebbia, la possibilità di tenere nascosto il delitto e, nello stesso tempo, l’oscura consapevolezza di aver fatto qualcosa di terribilmente sbagliato.
Ciò che ho notato di più sorprendente in questo romanzo è la capacità degli autori di tenere il lettore incollato alle pagine per mezzo di una tensione che non si scioglie se non con le ultimissime scene. Mentre leggevo cercavo di risolvere il mistero, ma la bravura di coloro che l’hanno architettato è tale che ogni novità genera un nuovo dubbio, finché le ipotesi arrivano ad un numero tale che l’unico modo di trovare una risposta è divorare le pagine del libro che mancano alla fine. Quando l’ho finito, con un sorriso stampato sulla faccia ho solo potuto pensare: “Geniale!”.
Adelphi ha inaugurato la pubblicazione dei romanzi di Boileau – Narcejac, molto conosciuti in Francia, con un libro di grandissimo valore. Aspetto con trepidazione le prossime uscite.