Scegli Ifigenia,
scegli in questo tempo di non morire.
Scegli e conserva il neo sul viso,
scavalca la vicenda
Federica Giordano “Il neo sul viso”, Cit pag 35.
“Ifigenia siamo noi” è una antologia poetica che ad una prima lettura colpisce per la piacevolezza dei versi e l’univocità del messaggio dell’intero corpus benchè a scrivere la raccolta siano sedici poetesse. Sedici donne, studiose e professioniste del panorama italiano ed internazionale riunite nel progetto del pluripremiato poeta e scrittore napoletano Giuseppe Vetromile di dar vita ad un “documento poetico piuttosto completo della condizione della donna “Ifigenia” nel vasto e variegato mondo contemporaneo”. Ifigenia nel mito greco è espressione del sacrificio che non porta alla morte o alla fine ma ad una rinascita nel senso della capacità umana di rigenerarsi, reinventarsi. Ciascuna poesia vibra di questo talento rigenerativo, in alcuni casi un bisogno intrinseco di rivincita come Amalia Leo esprime nella poesia Donna (cit pag 51):
Donna forte come la roccia
forte e tenace
ad ogni tempesta.
Donna come il mare
profondo e sempre nuovo
ad ogni stagione
Donna come l’acqua
linfa
per la Vita.
Donna diamante
ogni lato una luce:
madre, compagna, amica
tra il cuore e la ragione
limite e infinito.
Donna per donare, sorridere, fare
e sdegnarsi di immagini riflesse
e veli pesanti.
Donna come donna
consapevole
di forza e debolezza
a gustare ogni lato dell’esistere
con la consapevolezza
di una continua scoperta.
Nel leggere questa e tutte le altre poesie si percepisce, cosa rara in campo femminile, un profondo lavoro di squadra oltre la capacità di aver creato una antologia per nulla autoreferenziale o piccatamente femminista. Usando le parole della poetessa Federica Giordano, questo progetto si propone di essere “femminile” e non “femminista” e i testi rappresentano esperienze di donne, non hanno il fine di confrontarsi con l´altro sesso né di dare giudizi di valore.
Come si è detto le poesie sono scritte con stile e messaggi diversificati ma uniti nello stesso obiettivo. C’è tutta la classicità, il mondo onirico e perfetto della Grecia antica ma anche il mondo di oggi, la contemporaneità di una donna tedesca, o spagnola, o russa o italiana con le sue paure ,ambizioni, amori.
Di notte braccio stretto e silenzioso
la mattina nudo in poltrona piena di peli di cane
le cosce sottili la pancetta che trascinano
il coso
con un libro di Proust
improvvisamente un acquazzone
non so cosa valga
sapere nella credenza la coppa spessa
i vetri strabelli rosso gigante
allucinacinti
nella luce fosca del mattino
l’ardore della chimera
Ulrike Draesner ,Il coraggio di aprirsi ad una relazione , cit pag 33
Singolare ed attraente anche la copertina del libro, un olio su tavola dell’artista Eliana Petrizzi che ci ricorda il metamorfismo a cui ogni donna ma anche ciascun uomo è chiamato a sottoporsi nella sua vita reale. In quel volto che si sdoppia si materializza il processo generativo della donna che crea da sé l’altro in un gioco infinito di rigenerazione che è creatività, estetica, amore, intelletto!
In appendice è disponibile per ciascuna autrice una nota biografica ed un commento critico del proprio contributo a cura di Giuseppe Vetromile.