Letteratu.it

“Nel mio paese” di Nada El-Hage

Nel mio paese

Dove gli uomini per le nozze donano alle donne un giaciglio di fuoco

E donano ai bambini quando nascono un biberon di fuoco

Nel mio paese

Gli uomini costruiscono le dimore come gli uccelli

Sotto la volta del cielo

E sui rami pronti a essere arsi

Nel mio paese

Dove la morte indossa i panni della vita

I respiri vengono catturati al mattino

Gli uomini adorano il sapore della terra

E le donne dimenticano il sapore dei baci.

 

Nada El-Hage

 

Una voce che viene da lontano.

Una poetessa, ma prima di tutto una donna. Nada El-Hage, libanese di nascita, figlia d’arte, è una delle voci più importanti del panorama letterario arabo contemporaneo. La sua penna veicola una sottile rivoluzione, si arricchisce di un valore intrinseco notevole in quanto si tinge di rosa in un mondo, come quello mediorientale, in cui questo colore fa fatica ad emergere.

La sua ultima raccolta, “Veli di passione”, uscita in Italia pochi giorni fa, da una parte solca ancor più profondamente il campo civile in cui la nostra poetessa è solita muoversi, dall’altra si carica di un’elevata e autentica spiritualità.

La ricerca di Dio è infatti il fil rouge che percorre l’intera opera. Un bisogno di Dio che si esprime nel dolore come nell’amore, ma che trova spazio soprattutto nell’ingiustizia che prepotente alberga nella Beirut in cui Nada El-Hage vive e lavora.

“Nel mio paese” è la testimonianza sincera di un mondo altro vissuto dall’interno, guardato e narrato da chi è parte, seppur dissonante, di quella realtà.

La poetessa libanese sceglie di raccontare integralmente e di non risparmiare nulla. I versi proposti si fondano su una marcata dicotomia tra l’universo maschile e quello femminile, percepiti come due facce sconosciute di una stessa medaglia.

Un paese dove la morte indossa i panni della vita spesso non dà spazio all’amore, ai sentimenti semplici. Prevale il fuoco, la terra brucia e soffre.

La sofferenza trapela evidente in tutto il componimento. La chiusa della poesia ha un tono sentenzioso e nel contempo rilancia tutta l’angoscia che una donna araba prova nell’osservare i forti limiti che quella società impone.

“Veli di passione” è un libro che denuncia un mondo di dolore, ma che non smette di credere nella possibilità di un riscatto.