“Il mio scrittore preferito è mio fratello D.B., e subito dopo viene Ring Lardner. Mio fratello per il mio compleanno mi ha regalato un libro di Ring Lardner, subito prima che io andassi a Pencey. C’erano queste storie davvero pazze e divertenti, e c’era quella storia di quel poliziotto addetto al traffico che si innamora di una ragazza carina che corre sempre troppo in macchina”
Il giovane Holden, J.D. Salinger.
Quando leggi i racconti di Ring Lardner, per dirla con le parole di Holden Caulfield proverbiale protagonista del romanzo “Il giovane Holden”, vorresti “che l’autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira”. I personaggi che incontri nella raccolta “Ci sono sorrisi…” ti entrano nella testa, non li dimentichi più, entri nei loro soggiorni, siedi sui loro divani, dietro le loro scrivanie e sai che da lì non ti alzerai facilmente. Perché parlano il tuo linguaggio, il linguaggio della gente comune e dicono esattamente quello che avresti voluto dire o non dire. Ring Lardner (1885-1933) giornalista sportivo, scrittore e commediografo statunitense, considerato il pioniere dell’uso del linguaggio popolare, il linguaggio della gente comune (definito dalla critica Ringlish), non lascia nulla al caso e all’immaginazione, fotografando, in maniera pungente, la realtà americana del primo novecento. E lo fa, come hanno fatto Raymond Carver e Jack Kerouac, utilizzando le parole giuste, con gli stessi modi, gli stessi ritmi, l’identica incomunicabilità del mondo che racconta. La caduta dei sogni di uno scrittore, un dodici novembre qualunque che invece dovrebbe costituire un anniversario per una coppia stanca, una giornata con un produttore che non ha dormito abbastanza, un compositore di musica dentro e fuori lo show business, le donne in una conversazione tra giocatori di baseball stufi di stare seduti in panchina, un poliziotto che si innamora perdutamente del sorriso di una ragazza che in auto corre come l’automobilista Barney Oldfield. Queste sono le storie di Ring Lardner, racconti di personaggi disillusi, miti, ironici; formidabili pagine di vita dell’ America degli anni ruggenti. Virginia Woolf definì i racconti di Lardner “quanto di meglio abbia attraversato l’oceano negli ultimi anni”.