La vita, l’impossibile, l’invenzione che si concretizza: la nostra quotidianità e i nostri sogni sono costellati di piccoli o grandi miracoli. In fondo, ogni libro è una catena di miracoli narrativi, miracoli della comunicazione, miracoli di sinapsi: e allora, in odore di Natale, i tre libri per bambini di oggi ondeggiano tra diverse tipologie di eventi fantastici. Tutti, ovviamente, miracolosi.
Una calda sciarpa rossa, Sen Woo (traduzione di Raffaella Reale, Sironi Ragazzi)
Una base in Antartide e una strana amicizia: quella tra il cuoco Fausto e il pinguino Teo. Il primo regala al secondo una splendida sciarpona rossa tutta intrecciata e insieme preparano bei piatti. Ma un giorno una tormenta più dura delle altre allontana Teo: l’intera base decide così di partire alla ricerca del pinguino e della sua famiglia. Dopo tanto vagare per gli altopiani di ghiaccio, eccolo in un igloo fatto di rottami e resti della base: è riuscito a mettere al riparo dal gelo le sue uova, ma lì non potranno resistere a lungo. Fausto e gli altri portano gli ovetti e Teo con loro, distribuendoli per tutti i locali: sotto i letti, negli scarponi, dentro nidi di farina… e così, dopo un po’ di tempo, tutto l’edificio si trova invaso da un esercito di buffi pinguinetti giocosi e voraci. Fausto avrà di che cucinare per sfamare tutti quegli allegri becchi!
Il cartonato del designer coreano Sen Woo è un gioiello di qualità sotto molti profili: la storia è semplice, certo, ma l’ambientazione originale ed emozionante la rende speciale. E poi, la realizzazione: Una calda sciarpa rossa è un capolavoro di arti applicate e sovrapposte con un unico scopo: quello di stupire. Disegno, collage, scrapbooking, scenografia: ogni tavola è una foto di cento elementi e materiali e tecniche combinati insieme in quadri materici e vivi, tridimensionali e caldissimi. Non perdetevi il making of del volume, fantasticherete per giorni su cosa potreste imbastire allo stesso modo. E continuate a seguire Sironi Ragazzi, che nel mercato asiatico (e non solo) continua a pescare ottimi talenti.
La carota gigante, Satoe Tone (traduzione di G. Belloni, Kite Editore)
Sei coniglietti cicciottini e a forma di goccia trovano in un campo la carota più grande del mondo: strabiliante, davvero! Ma cosa ci si potrebbe fare con un simile ortaggio? Ognuno ha la sua proposta: una casa? Sarebbe la più grande! Un dirigibile? Volerebbe altissimo! Un giardino? Starebbe sospeso fino al cielo. Naaa, dice il più piccolo: una carota gigante va mangiata, punto. E infatti all’ultima pagina, solo una distesa di trifoglio: immaginiamo i coniglietti belli pasciuti dopo cotanta mangiata.
Della simpatica Satoe Tone e dei suoi personaggi tenerissimi avevamo già parlato tempo fa; per fortuna ha una fantasia e una facilità di disegno tale da garantirci tanti bei libri: cercate per Natale anche il suo Cioccolata per te, con la ricetta della cioccolata calda spiegata ai bambini, troverete lo stesso coniglietto ma ai fornelli. Ne La carota gigante i sei protagonisti fratelli sono strepitosi, con il corpo a goccia bianco e morbidoso, le orecchie sparate all’insù e la faccia tutta concentrata in centro al viso: spuntano fuori dal carotone, pisolano sul suo cespuglione di verde, salutano dal cesto appeso al dirigibile arancione. Sono sicuro che correrete ad aprire il frigo sperando almeno in una melanzana fuori misura: non sperateci troppo, certe fortune capitano solo nei libri migliori.
Che avventure Super Claus!, Roberta Bianchi e Eugenia Dami, testo della storia di Silvia Giani (illustrazioni di Giuseppe Ferrario, Giunti Junior)
Cosa vi ha portato Babbo Natale, nella vostra carriera di scrittori di letterine? Trenini, videogiochi, Micro Machines o Ballerine dei sogni per i trentenni inoltrati? Su una cosa scommetto: era tutta roba che impacchettata sotto l’albero faceva il suo figurone. Il problema, per quell’anziano con l’insonnia che abita al Polo Nord, si presenta sotto forma di una letterina impossibile: Jimmy quest’anno ha chiesto il CORAGGIO di affrontare dei maledetti bulli che lo perseguitano. Come lo impacchetti, il coraggio? Anzi, come lo fabbricheranno, gli elfi? E il buon vecchio Babbo come glielo porterà, visto che non può farsi vedere in giro come uno qualunque? L’idea che accende la scintilla arriva dalla renna di riserva Rendy, mingherlina e chiacchierona ma sufficientemente scaltra per trovare una soluzione: un’identità segreta! Capitanati da Flock e dai suoi baffoni, gli elfi cuciono il vestito da supereroe; con cronometro d’ordinanza, Rendy allena Babbo Natale fino allo sfinimento; l’addetta alla slitta Bruna (ovviamente un’orsa) prepara gadget degni di un agente segreto, trasformando il mezzo nella Fanta-Slitta. Il risultato è Super Claus, un nuovo paladino del bene pronto a volare a Sydney da Jimmy: un po’ vecchietto, pasticcione, con la tendenza a mescolare le parole e con l’OH OH OH d’ordinanza, ma simpatico come nessun pezzo grosso della Marvel sa essere. E dopo aver portato il coraggio al bambino impaurito, nuove storie l’aspetteranno.
Un team che ha avuto a che fare con un certo topo campione di incassi e di simpatia – quello in panciotto verde, non quello con i guanti gialli – si rimette in gioco componendo narrativa per gli otto-dieci anni, mentre la macchina di Giunti allestisce anche un minisito dedicato: Babbo Natale svecchia la sua immagine (riposiziona il marchio?), diventa un Superfantagenio amico dei più piccoli e tenta di gonfiare i muscoli sopra un pancione che non se ne andrà mai, per fortuna. Ne approfitta per girare il mondo anche fuori periodo d’ordinanza, farsi amici da amare e conoscere, mettere insieme storie appassionanti per i bambini che vogliono buttarsi nel mondo delle pagine scritte con tanta tanta ironia. I disegni, sia i bozzetti che le illustrazioni a tutta pagina, faranno appassionare i lettori ai personaggi, simpatici e dagli occhioni a bolla un po’ Disney. E se finito il libro vi rimanesse l’acquolina in bocca, altri due volumi sono in arrivo: Super Claus avrà di che lavorare, altro che annoiarsi al Polo Nord.