Dolce Fiore,
sì, ho ricevuto il tuo messaggio.
Credimi, sono felice che tu abbia resistito per non disperdere nemmeno un grammo di quella felicità che ci siamo scritti e promessi.
Io, però, sono stato meno saldo di te.
Mi conosci, sono troppo piccolo e debole.
E il desiderio bruciava.
Tanto.
Fino al punto da diventare dolore.
Vero.
Infinito.
Profondo.
E allora ho offerto un tributo alla tua bellezza.
Alla passione del sogno che abbiamo creato insieme.
Perdonami.
Eravamo lontani, eppure, così, per un istante, siamo stati vicini.
Due esseri che per un magnifico, fuggevole, attimo sono stati finalmente uno soltanto.