Un’estranea è venuta
A spartire con me la mia stanza nella casa lunatica,
Una ragazza folle come gli uccelli
Che spranga la notte della porta col suo braccio di piuma.
Stretta nel letto delirante
Elude la stanza a prova di cielo con ingressi di nuvole
E la stanza da incubi elude col suo passeggiare
Su e giù come i morti,
O cavalca gli oceani immaginati delle corsie maschili.
Venne da me invasata,
Colei che fa entrare dal muro rimbalzante l’ingannevole luce,
Invasata dal cielo
Dorme nel truogolo stretto e tuttavia cammina sulla polvere
E a piacer suo vaneggia
Sopra l’assistito del manicomio consumato dai passi del mio pianto
E rapito alla fine (cara fine) nelle sue braccia dalla luce
Io posso senza timore
Sopportare la prima visione che diede fuoco alle stelle.
Dylan Thomas
L’amore come luce nella notte, come quiete nella tempesta, come pace in un’esistenza inquieta.
Dylan Thomas, scomparso nel 1953 a soli 39 anni, è stato uno straordinario poeta gallese. Benché abbia trascorso la sua breve vita in piena dissolutezza, è stato riconosciuto come genio assoluto della poesia inglese nella prima metà del XX secolo.
Al di là di ogni canone letterario, eccelsa ed estremamente creativa risulta l’eredità lirica che Dylan Thomas ha tramandato ai posteri. “Amore in manicomio” ne è un bellissimo e lampante esempio.
In questi versi si racconta brevemente la storia di due amanti in manicomio. È la vicenda rosa di due rinchiusi che trovano nell’amore una forma di evasione autentica.
Protagonista assoluta è la donna. Il poeta ben descrive il temperamento di questa invasata. I suoi atteggiamenti, la sua pazzia la rendono simile agli uccelli. Questa immagine è pertanto di significativa efficacia. Gli uccelli veicolano infatti l’idea di una libertà estrema, quella libertà che probabilmente solo i pazzi riescono a raggiungere.
Tale donna ha il potere di illuminare la mente spenta del suo amato. Egli l’aspetta, quasi la contempla. Si abbandona a lei.
Un luogo tetro e angosciante come quello del manicomio può diventare lo scenario di fondo di un bellissimo sentimento. È come se qui si celebrasse l’amore a tutto tondo, nelle sue infinite potenzialità. È il canto di un amore che rompe gli schemi, che abbatte i tabù, che travalica ogni sorta di impedimento.
Se versi del genere a primo acchito possono sembrare forti e lontani dalla nostra visione delle cose è solo perché scordiamo che una caratteristica principale dell’amore è proprio la sua assoluta ingovernabilità.