Ci sono situazioni in cui è solo la forza di volontà a risolvere i problemi, o a far camminare semplicemente una storia. Alla fine sono le avventure più belle, quelle in cui la tenacia è il motore di tutto.
E insomma, i tre libri di oggi parlano di grinta, di decisioni difficili… o semplicemente di tener duro verso la meta. A voi, tre nuove chicche di letteratura per bambini.
Il Maialibro, Anthony Browne (Kalandraka, trad. Elena Rolla)
La famiglia Maialozzi ha un cognome impegnativo, un papà dal lavoro di prestigio, due figli sempre elegantissimi e una mamma che pare Cenerentola. Ha anche una bella macchina in garage, una casetta col giardino e un gattone cicciuto e sbracato. E un quadro spettacolare in soggiorno, a giudicare dalle illustrazioni. Soprattutto, ha una spocchia e un’ingratitudine spaventosa verso la povera signora Maialozzi: loro chiedono, lei esegue. Loro ordinano, e lei pronta!, imbandisce, lava, stira, rassetta. Finché finalmente un giorno… scompare. Inizia così il calvario della restante famiglia Maialozzi, che in un tracollo tra la Fattoria degli Animali e il Paese dei Balocchi si trasforma in un trittico di porcellini grufolanti, lasciando in malora la casa e imbastendo alla bell’e meglio cene orribili con quel che è rimasto in dispensa. Quando la signora Maialozzi torna troverà tre maialini in ginocchio a chiederle di restare, un marito che stira e lava i piatti, dei figli che riordinano camera, una famiglia intera che si diverte a collaborare in cucina… e recupererà anche il sorriso. Ah, e riparerà pure la macchina nel tempo libero.
La prima considerazione che viene da fare sullo spietato libro di Browne è che Walker Books lo diede alle stampe nel 1986: Kalandraka lo traduce in italiano oggi, e per la prima volta dispiace un po’ appurare che non ha perso lo smalto di un tempo. I disegni un po’ vintage, che ricordano quelli di Chris Van Allsburg, hanno il merito di rendere buffo e caricaturale un tema importante e difficile da comprendere appieno per i più piccoli: bocche perennemente aperte a chiamare e pretendere, gambe che penzolano dal divano, vignette color seppia in cui la signora Maialozzi non ha nemmeno un viso, china su lavatrici e fornelli. Fortunatamente, l’antipatia del lato maschile della famiglia – e la sua successiva metamorfosi in maiali prima e in esseri umani fatti e finiti poi – non lascia dubbi sull’importanza della gratitudine esibita e dimostrata.
La ragazza che lucida i sogni, Sabina Colloredo, Francesca Lenzi, Chiara Carrer (Carthusia)
Le storie vere che diventano libri, soprattutto se a lieto fine, hanno sempre una marcia in più. L’architetto Francesca Lenzi e la sua Cooperativa Le Ali Onlus è riuscita nell’impresa di ridare dignità al Parco Cavaioni, area degradata del bolognese: è nata così la “Casa di luce in cima alle colline”, chiamata Ca’Shin, in cui grandi e piccoli possono vivere attività pensate per loro e mangiare prodotti tipici a chilometri zero. E poi l’orto biodinamico Teò che la sera diventa un teatrino di lucciole e pipistrelli, il forno del pane, pannelli solari e bioarchitettura per rendere la storica Villa Silvetta autonoma energeticamente: in tantissimi hanno collaborato al progetto, perché provarci è già un po’ riuscirci; a quanto pare la storia gli ha dato ragione.
Il canovaccio era bell’e scritto, ma ci volevano mani giuste per renderla accattivante: i versi di Sabina Colloredo, guizzanti e fuori dal cantilenare un po’ stereotipato di tanta poesia per bambini, si sposano perfettamente ai disegni di Chiara Carrer, corposi e dalle tecniche multiformi. Ca’Shin si innalza sopra il Parco Cavaioni, sopra Bologna, e svolazza come un’utopia possibile sopra ogni area degradata del nostro paese: in fondo al libro anche un paio di attività per i più piccoli e una descrizione dettagliata del progetto; loro intanto la buttano lì, chi volesse raccogliere e imitare sarà ben accetto.
Rimbalzi, Cécile Boyer (Franco Panini Editore, trad. Federica Previati)
Devo inserire stabilmente la sezione ragazzi della Panini tra i miei editori preferiti, se continuano a pubblicare meraviglie così: Rimbalzi è la storia – con il minimo indispensabile di parole – di un cane giallo giallo, con le orecchie color indaco, al perenne inseguimento di una palla incredibilmente rossa. È tanto simpatico quanto maldestro: finisce così per abbattere coppiette, passanti, famiglie, bambini… tutto in nome della sua pallina, da riportare a tutti i costi al proprietario; fortunatamente tutte le persone travolte hanno spirito da vendere, e al grido di “vai, prendila!” fanno ripartire la corsa del protagonista a quattro zampe. La galoppata si chiuderà sotto un albero: cane, palla e padrone si ritroveranno tra sorrisi e abbracci e una buffa vespa rosa li porterà verso nuove avventure.
Non c’è un contorno o una sfumatura nei disegni della Boyer: le sagome sono allegre e rassicuranti macchie di colore, le persone sono sagome nere elegantissime. Il movimento e lo scorrere delle scene è garantito dal taglio storto delle pagine, che sfogliandosi agitano braccia, creano scompiglio e ovviamente fanno rimbalzare la palla. La semplicità della storia, la tenacia del bel cane giallo, unitamente alle situazioni buffe che scorrono lungo tutto il libro, piaceranno – anzi, piacciono: ho la conferma pratica su un tester di anni tre – ai bambini in età prescolare che vorranno rileggerlo, e rileggerlo, e rileggerlo. Genitori, tenetevi pronti.