COSA: V edizione del Salone dell’Editoria Sociale.
DOVE: Via Galvani 108, Rione Testaccio, Roma.
QUANDO: Da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre.
INFO: http://www.editoriasociale.info/
Promossa dalle Edizioni dell’Asino, dalla rivista “Lo Straniero”, dalle associazioni Gli Asini e Lunaria, dall’agenzia giornalistica Redattore sociale e dalla Comunità di Capodarco, quest’anno avrà luogo a Roma la V edizione del Salone dell’Editoria Sociale. Con 130 ospiti italiani, 22 stand, 40 editori e organizzazioni del volontariato e del terzo settore, più di 40 saranno gli incontri tra tavole rotonde, dibattiti, presentazioni di libri, musica e video, ospitati negli spazi di Porta Futuro da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre.
Sotto il segno di un tema che ha sfumature quasi apocalittiche -“La grande mutazione”-, l’evento culturale si propone, ancora una volta, di affrontare la grande questione della crisi economica che ha colpito il mondo dalla fine del 2007, scaturita a sua volta da un trentennio di un sistema che ha cambiato le politiche, la società, i modelli produttivi, i consumi, i comportamenti e persino l’antropologia di una parte consistente del nostro pianeta.
Il Salone dell’Editoria Sociale riguarda tutti: viviamo nel tempo della fine di paradigmi politici ed economici che hanno prodotto i disastri economici finanziari e sociali che conosciamo e che venivano presentati come verità assolute. Non potremo mai uscire dalla crisi economica e culturale senza lo sviluppo di un nuovo modo di concepire le cose, che sarà il risultato di una grande ricerca culturale. Questa iniziativa, quindi, è importante perchè chiarisce come l’economia sociale non si occupi solo di un pezzo di economia o di un pezzo di società, ma svolge una funzione generale che riguarda tutti.
La crisi non può essere pagata alla romana: occorre unire idee e risorse per uscire insieme, vincitori, da una situazione drammatica come quella che si sta consumando sotto i nostri occhi. Anche per questo, la quinta edizione del Salone dell’Editoria Sociale può dare un contributo a capire meglio dove stiamo andando e, soprattutto, come costruire un futuro più sostenibile e giusto per noi: per l’Italia, per l’Europa e per l’intero pianeta.