Quando forti e diritte le nostre anime
si stringono in silenzio sempre più vicine,
finché le punte ricurve delle loro ali
aperte prendono fuoco, quale amaro
torto può farci la terra per impedirci
d’essere a lungo felici? Pensa! Mentre
saliamo in alto, gli angeli, incalzandoci,
sfere d’oro di canto perfetto vorrebbero
far cadere nel nostro profondo e caro
silenzio. Ma, amore, restiamo sulla terra
dove l’avverso, indegno umore degli umani
fugge gli spiriti puri, li isola e consente
un luogo dove stare, amare per un giorno,
con l’ombra e l’ora della morte intorno.
Elizabeth Barrett Browning
Amore come difesa.
Elizabeth Barret Browning, morta nel 1861 e seppellita a Firenze, è stata una poetessa inglese di grande valore e spessore culturale. Innamorata del nostro Paese, fu peraltro una grande sostenitrice del risorgimento italiano. L’esperienza amorosa è sempre protagonista dei suoi versi che riescono ad essere stilisticamente raffinati e nel contempo semplici e piacevoli alla lettura.
Questo componimento, come d’altronde gran parte della sua produzione, profuma intensamente d’amore. Sono versi che celebrano tale sentimento come qualcosa di estremamente puro, un mezzo di elevazione, ciò che ci rende migliori.
L’amore è invocato qui quasi come una difesa, uno scudo che può farci vivere la nostra esistenza in maniera diversa. Tutto ciò che è umanamente basso non può toccare due anime che sono strette nella morsa di Cupido. L’amore è ciò che ci salva.
Si tratta di un inno dell’amore più alto, più forte proprio perché, lungi dall’essere soltanto l’incontro di due uomini, esso è piuttosto l’unione di due spiriti. Tuttavia, per quanto questo sentimento permetta di salire, di ascendere verso qualcosa di perfetto e compiuto, tanto più, secondo la Browning bisognerebbe restare su questa Terra dove l’amore è la parentesi rosa che può fare la differenza.
Quale inganno per due amanti felici? O quale torto?
Tuttavia è pur vero che è possibile leggere una certa tensione amorosa, che percorre l’intero testo poetico. Da una parte infatti la visione di due amanti felici, dall’altra il diniego per la condizione umana.
Una poesia dunque polisemantica, che si presta a più interpretazioni che sa toccare più aspetti; in realtà però, da qualsiasi punto di vista la si guardi questi versi mettono al centro della nostra esistenza l’amore, origine e fine della nostra vita, probabilmente l’obiettivo più importante e più nobile che ci spinge a camminare.