E poi capita che i giurati dell’Accademia Svedese chiamino per comunicare che hai vinto il Premio Nobel per la letteratura e a rispondere è la segreteria telefonica.
In fondo, si sa ,gli scrittori sono un po’ bizzarri, come tutti gli artisti d’altronde. “Mi ero dimenticata di questa cosa” ha poi detto Alice Munro, autrice canadese, che così facendo ha espresso la più sincera sorpresa per la vincita del più ambito premio letterario.
Quindi Alice Munro è il Nobel per la letteratura di quest’anno, la tredicesima donna a conquistare un premio che dalla sua storia mostra quanto spesso questo sia stato assegnato a figure maschili.
L’Accademia Svedese ha motivato la propria scelta affermando che la scrittrice canadese ha saputo con il suo lavoro analizzare la vita quotidiana e le relazioni umane con grande delicatezza, facendo del racconto breve un grande mezzo artistico e la colonna portante del suo stile asciutto e diretto.
La scrittrice nasce a Wingham, Ontario, il 10 luglio del 1931 e frequenta la University of Western Ontario fino al 1951. Gli anni universitari le danno subito l’occasione per pubblicare la sua prima novella “The dimensions of a shadows” e la possibilità di lavorare come cameriera, raccoglitrice di tabacco e impiegata di biblioteca.
Nel ’51 si unisce in matrimonio a James Munro con il quale tra il ’53 e il ’66 avrà quattro figli, la seconda però, Catherine, morirà quindici ore dopo il parto. È infatti la stessa scrittrice ad affermare che la passione per il racconto breve nacque proprio dagli impegni di mamma, che toglievano troppo tempo alle sue giornate perché si potesse dedicare ad un genere più ampio. Nel ’63 Alice Munro intanto si trasferì con la famiglia a Victoria, dove aprirono una libreria, la “Munro’s Books”.
Con “Dance of the Happy Shades” nel ‘68 la Munro vince il Governor General’s Award, il primo dei tre, e nel ‘71 pubblica “Lives of Girls and Women” e nel ’78 “Who Do You Think You Are?”. Tenendosi stretta al genere della novella e del racconto breve la Munro continua a pubblicare su important riviste canadesi per diversi anni, e nell’80 ottiene un posto sia presso University of British Columbia che alla University of Queensland.
L’Italia ha scoperto il lavoro della scrittrice canadese relativamente tardi, intorno alla metà degli anni ’90 quando nel ’94 viene pubblicato “la danza delle ombre felici” e ne ’95 “Chi ti credi di essere?”. Sono poi i primi anni del nuovo millennio a dare alla scrittrice la notorietà mondiale che oggi l’ha portata a vincere questo importantissimo premio Nobel. Alice Munro nei suoi racconti ha marcato con forza la figura della donna senza limitarsi ad essere una scrittrice in difesa del sesso femminile, mantenendo una neutralità tipica del suo carattere, poco incline infatti alla ribalta mediatica.
Le reazioni sul web non sono mancate ovviamente, ma in generale i critici e i colleghi scrittori hanno apprezzato la scelta dell’Accademia che ha conferito il premio di quest’anno ad una figura meritevole e di grande valore, un premio in denaro che sarà consegnato a Stoccolma il 10 dicembre e che ammonta a 8.000.000 corone svedesi, l’equivalente di 916.000 euro.
Perciò speriamo che questa volta la scrittrice non se ne dimentichi facendo rispondere nuovamente la segreteria!