Il bimbo perduto nella solitaria palude,
guidato innanzi dalla luce vagante,
cominciò a piangere, ma Dio sempre vicino,
apparve come suo padre in abito bianco.
Baciò il bimbo e lo prese per mano,
e lo portò dalla madre,
che pallida per la pena,
attraverso la valle solitaria,
cercava il suo piccino tutta in pianto.
William Blake
Ognuno di noi può essere un bimbo perduto. Ognuno di noi può essere ritrovato.
Vissuto a Londra a cavallo tra XVIII e XIX secolo, William Blake è stato non solo poeta, ma anche pittore e incisore. Considerato per molto tempo pazzo a causa delle sue idee e della filosofia che veicola dalle sue opere, oggi ha subito una riqualificazione complessiva tanto da essere inserito nel novero dei maggiori poeti inglesi.
Con questa poesia Blake firma uno dei suoi capolavori. Il testo ad un primo sguardo potrebbe risultare semplice, se vogliamo anche banale. In realtà esso nasconde una serie di risvolti molto interessanti e significativi.
Chi è il bambino di cui parla Blake? A chi si riferisce il nostro poeta?
La risposta non è così scontata. In realtà non è un bambino in particolare questo raccontato da Blake. Il bambino qui sta ad indicare piuttosto la purezza che si cela nell’animo di ogni essere umano. Talvolta capita che la si perda, che si smarrisca l’innocenza. Si rischia pertanto di brancolare nel buio.
Quante volte ci ritroviamo soli, e afflitti? Quante volte perdiamo la rotta? Qual è pertanto la rotta?
La mamma che è in pena rappresenta un altro elemento di grande interesse. La presenza materna è per noi tutto ciò che è certo e sicuro, tutto ciò che ci rappresenta e ci conforta. Se ci smarriamo siamo esattamente come un bambino che ha perso la propria madre.
Come ritrovare allora la via maestra nei momenti di solitudine? La religione, nella concezione di Blake, è ciò che ci potrebbe salvare. Al di là del pensiero del poeta, non è proprio nei momenti più difficili della nostra vita che si cerca più intensamente l’aiuto di Dio?
Uno spunto di riflessione che interroga la mente su temi esistenziali di grande rilevanza.