Lo aveva accolto nella sua vita senza riserve. Non gli aveva chiesto rinunce. Gli aveva aperto la casa, l’ufficio, perfino le carte del lavoro. Un altro, al posto suo, e soprattutto lui stesso, pensava, avrebbe fatto i salti di gioia. Invece Livio si sentiva privato di una cosa importante. Ad ogni incontro con lei si accorgeva di dipendere un altro po’ dalla sua bocca chiusa, da quel secondo posto accettato con naturalezza. Come se la certezza che l’assetto della sua vita non fosse minacciato da Dorina, invece di rassicurarlo, gli mettesse dentro l’inquietudine. Quante volte, nel salutarla per andarsene, la guardava cercandole uno straccio di rancore. Quanto avrebbe dato per un’alzata di sopracciglia, una smorfia da niente. Per non sentirsi addosso quella ridicola infelicità.
L’amore comincia per caso. Due persone camminano per la stessa via e i loro sguardi potrebbero non incrociarsi mai; oppure, potrebbe capitare che due passanti alzino gli occhi nello stesso istante, specchiandosi in quelli dell’estraneo di turno che diventa parte della propria vita. Potrebbe capitare e a volte capita. E’ successo così a Livio e Dorina, un uomo e una donna dalla vita diversa, sposato lui, libera indipendente e poco incline ai legami lei. In teoria due estranei che dovrebbe rimanere tali ed invece finiscono col cominciare una storia che li porta in un abisso fatto di incertezze, delusioni, tradimenti. Livio diventa fedifrago per amore di Dorina, la donna che non chiede, che non vuole, che non si lega. Il gioco dell’amore stravolge le sue regole e rovescia le sue parti.
“La donna di scorta” è un romanzo di Diego De Silva del 2005, un romanzo che parla di un adulterio ma che affronta il tutto ponendosi dalla parte di lui, Livio, il marito infedele. Della giovane single Dorina il lettore conosce poco, poco dei suoi reali sentimenti, celata com’è dietro i suoi freni. Dell’uomo, del suo punto di vista, della sua crisi per l’amore che lo lega a due donne, sua moglie e la sua amante, è descritto tutto. La situazione sfugge al controllo di Livio e a quello del lettore.
Si è troppo abituati all’uomo traditore e schivo per non restare sorpresi di fronte a questa storia che invece, pagina dopo pagina, analizza i tormenti proprio di chi, tra i due, si porta dietro il carico della colpa maggiore. Dorina invece è innamorata senza pretese, non chiede più del dovuto, non si cura del poco spazio riservatole, sa aspettare, sa accontentarsi, sa farsi bastare quelle poche ore, quei pranzi, quelle notte di passioni, quel rivestirsi in fretta ed andare via, dall’altra donna, colei che legalmente gli appartiene di più. Dorina è sincera, si svela al suo amante e mostra le sue debolezze; analizza il compagno e gli mostra le sue ipocrisie, tanto da tenerlo legato a sé senza utilizzare laccio alcuno.
Era stato spinto dalla sua unicità , ma nel suo profondo avrebbe voluto scoprire che era una donna come tante
De Silva parla di amore, dell’importanza dello scegliere e del rischio che ogni decisione si trascina dietro, nella consapevolezza che nulla è eterno, nè è sicuro che accada e per questo motivo bisogna vivere il momento, vivere la passione senza respiro e senza paura.