L’ovatta dei palmi che scandaglia la migrazione
Delle pagine avorio.
Il primo della fila si inchina,
insieme ai pianoforti incestuosi, dinanzi al
lancio dei chiodi della regina vedova.
Il marito delle lampadine sorseggia la essiccata messaggera degli angoli
Delle ombre;
Sentono il medioevo degli emigrati,
i castelli vivono di roccia e
vino sapor pietra.