I cavalieri e le loro armature di foglie
sfiorate e fregiate dalle stagioni senza vento e
senza gioventù.
L’immobile innamoramento delle
Ampolle e dell’abate che maledicono
La sopravvenuta mancanza di prigionieri.
Le tenebre dei camminatori dei porti
E gli edifici… che portano bronzo e minacce
Dai portici e dai suoi nani con le rughe
Meschine.
L’inaspettato capovolgimento della ninna nanna e
Delle serenate…..
Stancano gli orecchi e,con intenzioni sbiadite,acquistano castelli;
alle pendici d’essi le anime sulla strada consumano le preghiere…
Si fecero suoni senza origine e
Profumi di libri millenari.